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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
Durante la sua lunga esistenza, intensa,
caratterizzata da una grande generosità
e semplicità, Raffaello Tancredi svolse
un’attività artistica silenziosa
ma, al contempo, preziosa
Si trattava di un episodio riportato nella Divina Com- che, tradito da un servo, era caduto nelle mani dell’am-
media da Dante Alighieri, di cui il Tancredi fu un ac- miraglio Nelson deciso ad impiccarlo. Fu acquistata
canito studioso. Per la sua tela aveva scelto un dalle autorità governative per essere collocata nel pa-
personaggio pieno di significato e di insegnamenti che lazzo Reale di Torino. Purtroppo, anche di questa
presentò con una tale armonia di colori e contrasti di opera si persero le tracce. Esiste, però, una recensione
penombre, in un contesto movimentato e vivo, che fu pubblicata sul giornale viennese Viener abendpost che
molto apprezzato dal pubblico e dalla commissione ne elogia i pregi del disegno e l’armonia dei colori.
giudicatrice che, purtroppo, dopo molte esitazioni, Molte altre opere furono realizzate dal Tancredi ed
conferì il premio all’altro contendente, Focosi. L’espe- esposte in importanti mostre anche a Palermo, a Ve-
rienza fu, però, decisiva nella vita dell’artista. Il pro- nezia e a Napoli, dove morì a 87 anni.
fessor Francesco Dall’Ongaro, segretario particolare Durante la sua lunga esistenza, intensa, caratterizzata
del Ministro, elogiò l’alta e nobile scuola della pittura da una grande generosità e semplicità, svolse un’attività
storica seguita dal Tancredi e lo fece insignire della artistica silenziosa ma, al contempo, preziosa.
Croce di Cavaliere della Corona d’Italia, nominandolo Nonostante i premi, i riconoscimenti, la partecipazione
Professore Onorario della Accademia delle Belle Arti ad esposizioni importanti, Raffaello Tancredi è tuttora
di Napoli. Il quadro fu inviato a Londra alla Royal un artista poco conosciuto. Sicuramente nuoce alla sua
Academy che lo acquistò. Sull’onta di questo successo fama la scarsa partecipazione al mercato dell’arte che
egli continuò a sviluppare il filone storico che tanto gli da sempre è sembrato intimidito per un pudico ri-
stava a cuore perché capace di fargli cogliere quella spetto verso la sua arte che, con una semplicità disar-
vena di realismo per lui fondamentale. Così, nel 1872, mante, racconta storie e personaggi che, oltre ad essere
stesso anno in cui dipinse La notifica, partecipò alla custodi di significati profondi, sono l’espressione di più
Esposizione Nazionale di Belle Arti di Milano, presen- alti simboli. Sono le medesime caratteristiche del-
tando un quadro di grandi dimensioni che ebbe un no- l’opera conservata al Museo Storico dell’Arma, una
tevole successo di critica e si attirò l’ammirazione dei vera perla che condensa in sé tutto il talento di un ar-
visitatori per l’efficacia e la drammaticità del soggetto tista che si spera possa trovare, prima o poi, il giusto
trattato col pennello, ma soprattutto col cuore napo- riconoscimento nel mondo dell’arte.
letano. L’opera era L’arresto dell’ammiraglio Caracciolo, Vincenzo Longobardi
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V 63