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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
UNO SCORCIO DEL SALONE D’ONORE DEL MUSEO,
IN OCCASIONE DELL’ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA
TEMPORANEA I CARABINIERI NELL’ARTE,
SULLA DESTRA LA NOTIFICA
che accoglie la coralità popolare e gli spunti sociali, non di vario genere e vinto il concorso per una borsa di stu-
mancando di attingere anche alla furbesca innocenza dio a Firenze con l’opera Amilcare e Asdrubale, in com-
degli scugnizzi. Spicca in questo vivaio la pittura di Vin- petizione con un lavoro presentato dal Patini. La
cenzo Gemito, di De Nittis, di Francesco Paolo Mi- pensione governativa (borsa di studio) gli permise di
chetti, di Domenico Morelli. Questi ultimi due, in trascorrere nel capoluogo toscano il triennio 1864-1867.
particolare, sono proprio i maestri di Raffaello Tancredi Fu qui che perfezionò le sue qualità artistiche ed affinò
all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. È qui che l’ar- le già felici attitudini alla correttezza del disegno e alla
tista accoglie nelle sue opere una profonda cultura clas- eleganza delle pennellate.
sica e respira l’eleganza di una tradizione pittorica che Anche se nei suoi primi lavori i concetti apparivano
egli riesce a fondere con le nuove istanze sociali, che si un po' rudi, realizzati con una tavolozza ricca e sfac-
mostrano dirompenti nella sceneggiata popolare. ciata che si addiceva al suo particolare temperamento
Ma ciò che sorprende nella pittura del Tancredi è la dalla parola arguta, abile nel maneggiare la spada come
marcata influenza che egli riceve nei frequenti viaggi in il pennello, ben presto la raffinatezza del gusto pre-
Italia e all’estero. Nel tratto deciso delle sue pennellate, valse. Fu a Firenze che l’artista trovò infiniti spunti al
si legge la presenza dei Macchiaioli fiorentini, della suo appassionato amore per la storia d’Italia ricca di
scuola romana di via Margutta e della scuola lombarda. episodi che la pittura non poteva ignorare perché parte
Influenze evidenti nei giochi di luce che accendono le di una vita passata, fondamentale nella costruzione del
sue tele, nella tonalità delle sfumature, nei colori delicati presente.
tesi ad esprimere ed esaltare un verismo trepidante. Il Al concorso bandito dalla Ministero della Pubblica
passato si fa “sentire” a gran voce nelle sue opere. Istruzione nel 1868 si presentò con un grande quadro
Nel 1863 Raffaello Tancredi aveva già esposto quadri dal titolo Buoso da Duera riconosciuto dai suoi cittadini.
62 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V