Page 62 - Notiziario 2020-5
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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA







              UNO SCORCIO DEL SALONE D’ONORE DEL MUSEO,
              IN OCCASIONE DELL’ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA
              TEMPORANEA I CARABINIERI NELL’ARTE,
              SULLA DESTRA LA NOTIFICA



































            che accoglie la coralità popolare e gli spunti sociali, non  di vario genere e vinto il concorso per una borsa di stu-
            mancando di attingere anche alla furbesca innocenza     dio a Firenze con l’opera Amilcare e Asdrubale, in com-
            degli scugnizzi. Spicca in questo vivaio la pittura di Vin-  petizione  con  un  lavoro  presentato  dal  Patini.  La
            cenzo Gemito, di De Nittis, di Francesco Paolo Mi-      pensione governativa (borsa di studio) gli permise di
            chetti,  di  Domenico  Morelli.  Questi  ultimi  due,  in  trascorrere nel capoluogo toscano il triennio 1864-1867.
            particolare, sono proprio i maestri di Raffaello Tancredi  Fu qui che perfezionò le sue qualità artistiche ed affinò
            all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. È qui che l’ar-  le già felici attitudini alla correttezza del disegno e alla
            tista accoglie nelle sue opere una profonda cultura clas-  eleganza delle pennellate.
            sica e respira l’eleganza di una tradizione pittorica che  Anche se nei suoi primi lavori i concetti apparivano
            egli riesce a fondere con le nuove istanze sociali, che si  un po' rudi, realizzati con una tavolozza ricca e sfac-
            mostrano dirompenti nella sceneggiata popolare.         ciata che si addiceva al suo particolare temperamento
            Ma ciò che sorprende nella pittura del Tancredi è la    dalla parola arguta, abile nel maneggiare la spada come
            marcata influenza che egli riceve nei frequenti viaggi in  il pennello, ben presto la raffinatezza del gusto pre-
            Italia e all’estero. Nel tratto deciso delle sue pennellate,  valse. Fu a Firenze che l’artista trovò infiniti spunti al
            si legge la presenza dei Macchiaioli fiorentini, della  suo appassionato amore per la storia d’Italia ricca di
            scuola romana di via Margutta e della scuola lombarda.  episodi che la pittura non poteva ignorare perché parte
            Influenze evidenti nei giochi di luce che accendono le  di una vita passata, fondamentale nella costruzione del
            sue tele, nella tonalità delle sfumature, nei colori delicati  presente.
            tesi ad esprimere ed esaltare un verismo trepidante. Il  Al  concorso  bandito  dalla  Ministero  della  Pubblica
            passato si fa “sentire” a gran voce nelle sue opere.    Istruzione nel 1868 si presentò con un grande quadro
            Nel 1863 Raffaello Tancredi aveva già esposto quadri    dal titolo Buoso da Duera riconosciuto dai suoi cittadini.



            62 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V
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