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CRONACHE DI IERI
L’Arma di Frascati,
competente
Stando alla testimonianza fornita dal Carabiniere a
piedi Matteo Pautasso, uno dei primi ad intervenire in- territorialmente
sieme con il parigrado Noé Bassi (erano entrambi ef-
fettivi della Stazione di Castel Gandolfo), facendosi sul Comune
largo tra i curiosi che circondavano il gruppo di litiganti
nel tentativo di comprendere la natura di quel chiasso e
dirimere la controversia, gli si fece avanti un uomo. Era di Grottaferrata,
l’oste, che gli disse: «…che quei giovanotti gli dovevano
pagare un litro di vino, – come si legge dai verbali agli atti si era mossa per
nel fascicolo processuale – uno di quei giovanotti, che io non
conosco, ha lasciato di litigare, si è rivoltato ha tratto dalla
tasca della giacca un pugnale a manico fermo […] ha cercato tempo richiedendo
di reagire contro di me. Io l’ho afferrato, ma nella collutta-
zione egli ha avuto l’agio di tirarmi tre colpi […]; datomi e ottenendo dal
il primo colpo gli è riuscito di svincolarsi dalle mie braccia
ed ha cercato di scappare, ma io l’ho riafferrato, e così mi ha
tirato gli altri due colpi. In questo momento passavano i comando superiore
compagni Cialini e Marcadella [si trattava di Angelo Cia-
lini e Luigi Marcadella, carabinieri a piedi della Sta- personale di rinforzo
zione di Albano, ndr.]. Allora il Marcadella ha cercato di
afferrare questo tale, il quale alla disperata gli ha tirato vari per i servizi a tutela
colpi». Il resto della vicenda, con altrettanto vivida luci-
dità, è riferita proprio dal Carabiniere a piedi Luigi
Marcadella: «…stando di pattuglia assieme con Cialini della sicurezza e
Angelo, ho veduto che l’altro Carabiniere Pautasso Mat-
teo […] si trovava a dividere vari giovanotti che litiga- dell’ordine pubblico
vano; […] ho inteso che costui mi diceva: “Oeh! Mi ha
fatto male”; e nello stesso tempo uno di quei giovanotti
cercava di svignarsi dalle mani del Pautasso che lo aveva in quelle giornate
già agguantato, e notai che nell’alzare il braccio era ar-
mato di un pugnale. Allora mi sono slanciato su di esso, eccezionali
ma non avendo potuta fare a tempo a togliere il guanto,
la sua mano mi è scivolata dalla mia, e così egli ha avuto
l’agio di vibrarmi tre colpi alla disperata». terra avvinghiati, ma il ragazzo era stato lesto a vi-
Nel corso della furibonda lotta il ragazzo forsennata- brargli tre colpi di cui uno al costato e «mentre stava
mente, in pochi istanti, era dunque riuscito a colpire il per vibrare a noi Marcadella un quarto colpo – si legge
carabiniere Pautasso con tre pugnalate alla coscia sini- nel verbale d’arresto – veniva in tempo […] Cialini a
stra, mentre un quarto fendente era andato a vuoto, poi, disarmarlo, mediante un forte colpo di pugno vibratogli
a causa dell’erba bagnata e alla concitazione della lotta, all’avambraccio di cui teneva in mano il pugnale facen-
il Carabiniere Marcadella e il ragazzo erano caduti a dolo ruzzolare al suolo, e quindi noi tutti e quattro su
38 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V