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CRONACHE DI IERI
Il Maresciallo Catalano
nel verbale d’arresto
scrisse: «…abbiamo già condannato nel 1882 «per reato di sangue» a sei giorni
di carcere. Entrambi contadini erano nativi e domiciliati
a Rocca di Papa.
fatto incontro del su L’assistenza medica offerta dai medici dell’Ospedale Ci-
vile di Frascati consentì di comprendere l’entità delle fe-
menzionato Baldini rite giudicate importanti per entrambi e rilasciando, in
un primo momento, una comune prognosi di venti o
trenta giorni. Ancora il 25 settembre, però, le condizioni
Alfonso additatoci dalla di salute del Carabiniere Pautasso restavano serie; se-
condo un referto del dottore Girolamo Campoli, me-
pubblica voce, il quale dico dell’ospedale di Frascati dove il militare era ancora
ricoverato, correva il rischio di una setticemia per «in-
filtrazioni del pus negli interstizi muscolari» che avevano
alla nostra vista ha richiesto un ulteriore intervento chirurgico e delicate
cure che lasciavano «in serio pericolo la vita dell’infermo».
gettato a terra una lima Nel verbale d’interrogatorio Mario Castri affermò al
Pretore Aguglia di non aver litigato con nessuno e di
essersi visto avvicinare da dei carabinieri che fra i tanti
a foggia di pugnale della lo additavano autore della «cagnara». Negando poi di
aver sferrato coltellate ai militari, riferiva invece di aver
lunghezza di centimetri ricevuto varie percosse da questi, ma di sapere chi li
avesse feriti. Presentando delle contusioni, sottoposto a
19, lo abbiamo cure dal dottore Girolamo Campoli, era stato giudicato
guaribile entro cinque giorni.
Mario Castri aveva mantenuto un atteggiamento ostru-
dichiarato in arresto zionistico, forse dovuto all’esagitazione dell’alcol e del-
l’adrenalina, ma nel secondo interrogatorio compiuto
sequestrandogli dopo due giorni, sulla base anche di nuovi elementi rac-
colti dall’Autorità Giudiziaria grazie alle dichiarazioni
degli altri testimoni, infine ammise la sua responsabilità
dell’arma» nel ferimento dei carabinieri, negando, però, la volon-
tarietà del gesto. Ammettendo di aver preso a litigare
con dei giovani per il pagamento di un litro di vino –
lama, affilato, e a punta acuminata di 21 centimetri di non si capisce bene perché forse per scommessa e go-
lunghezza oltre al manico fisso di legno, sequestrato al- liardia – avendo visto che i rivali avevano messo mano
l’aggressore e una lima ridotta a mo’ di pugnale con la alla tasca forse per cacciare i coltelli egli stesso aveva
punta acuminata. estratto il suo che gli era scivolato di mano, nel racco-
In caserma i due giovani furono identificati in Mario gliere da terra il pugnale e vibrare i colpi ai rivali si era
Castri, diciassettenne, privo di pregiudizi di polizia e visto frapposti i carabinieri che, quindi, furono destina-
condanne, e Alfonso Baldini, ventitreenne, questi invece tari delle pugnalate appunto per destino e non per sua
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