Page 40 - Notiziario 2020-5
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CRONACHE DI IERI





             Il Maresciallo Catalano


               nel verbale d’arresto



                scrisse: «…abbiamo                                  già condannato nel 1882 «per reato di sangue» a sei giorni
                                                                    di carcere. Entrambi contadini erano nativi e domiciliati
                                                                    a Rocca di Papa.
                fatto incontro del su                               L’assistenza medica offerta dai medici dell’Ospedale Ci-

                                                                    vile di Frascati consentì di comprendere l’entità delle fe-
                 menzionato Baldini                                 rite giudicate importanti per entrambi e rilasciando, in
                                                                    un primo momento, una comune prognosi di venti o
                                                                    trenta giorni. Ancora il 25 settembre, però, le condizioni
            Alfonso additatoci dalla                                di salute del Carabiniere Pautasso restavano serie; se-

                                                                    condo un referto del dottore Girolamo Campoli, me-
              pubblica voce, il quale                               dico dell’ospedale di Frascati dove il militare era ancora
                                                                    ricoverato, correva il rischio di una setticemia per «in-
                                                                    filtrazioni del pus negli interstizi muscolari» che avevano
                 alla nostra vista ha                               richiesto un ulteriore intervento chirurgico e delicate

                                                                    cure che lasciavano «in serio pericolo la vita dell’infermo».
            gettato a terra una lima                                Nel verbale d’interrogatorio Mario Castri affermò al
                                                                    Pretore Aguglia di non aver litigato con nessuno e di
                                                                    essersi visto avvicinare da dei carabinieri che fra i tanti
           a foggia di pugnale della                                lo additavano autore della «cagnara». Negando poi di

                                                                    aver sferrato coltellate ai militari, riferiva invece di aver
             lunghezza di centimetri                                ricevuto varie percosse da questi, ma di sapere chi li
                                                                    avesse feriti. Presentando delle contusioni, sottoposto a
                      19, lo abbiamo                                cure dal dottore Girolamo Campoli, era stato giudicato
                                                                    guaribile entro cinque giorni.
                                                                    Mario Castri aveva mantenuto un atteggiamento ostru-
                dichiarato in arresto                               zionistico, forse dovuto all’esagitazione dell’alcol e del-
                                                                    l’adrenalina, ma nel secondo interrogatorio compiuto
                     sequestrandogli                                dopo due giorni, sulla base anche di nuovi elementi rac-
                                                                    colti dall’Autorità Giudiziaria grazie alle dichiarazioni
                                                                    degli altri testimoni, infine ammise la sua responsabilità
                          dell’arma»                                nel ferimento dei carabinieri, negando, però, la volon-
                                                                    tarietà del gesto. Ammettendo di aver preso a litigare
                                                                    con dei giovani per il pagamento di un litro di vino –
            lama, affilato, e a punta acuminata di 21 centimetri di  non si capisce bene perché forse per scommessa e go-
            lunghezza oltre al manico fisso di legno, sequestrato al-  liardia – avendo visto che i rivali avevano messo mano
            l’aggressore e una lima ridotta a mo’ di pugnale con la  alla tasca forse per cacciare i coltelli egli stesso aveva
            punta acuminata.                                        estratto il suo che gli era scivolato di mano, nel racco-
            In caserma i due giovani furono identificati in Mario   gliere da terra il pugnale e vibrare i colpi ai rivali si era
            Castri, diciassettenne, privo di pregiudizi di polizia e  visto frapposti i carabinieri che, quindi, furono destina-
            condanne, e Alfonso Baldini, ventitreenne, questi invece  tari delle pugnalate appunto per destino e non per sua



            40 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V
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