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PAGINE DI STORIA
L’esercito francese, che prima della Rivoluzione scop-
piata nel 1789 era modello di ricchezza delle monture,
subito dopo aveva registrato un forte scadimento del-
l’uniformità. Il massiccio afflusso di volontari, le cam-
pagne continue per difendere il nuovo ordine politico
e la difficoltà nel ripristinare la struttura amministra-
tivo-logistica dell’Armèe, attesa la significativa epura-
zione dei quadri più anziani, avevano chiesto il loro
pedaggio. Con l’avvento di Napoleone il settore del-
l’uniforme ricevette un positivo effetto di sviluppo e
standardizzazione, e uno dei risultati fu proprio la rea-
lizzazione di una sorta di codice dei colori, dei fregi e
del taglio delle tenute.
Con l’intendimento di risvegliare lo spirito di emula-
zione ogni battaglione di fanteria e ogni reggimento
di cavalleria ebbe la sua compagnia o squadrone d’èlite,
cui venivano concessi salario migliore e elementi uni-
formologici di distinzione. Per denominare tali unità
si mantenne la nomenclatura del passato, granatieri
furono così definiti le compagnie scelte della fanteria
di linea, ma anche un reggimento di cavalleria pesante,
e carabinieri le compagnie d’élite della fanteria leggera.
Questa, per il fatto di combattere in ordine sparso,
riuniva personale qualitativamente migliore e si con-
siderava una sorta di cavalleria appiedata in quanto
destinata anche ad incursioni. A queste unità costituite
HABIT DE CARABINIER 1805-1815
con personale selezionato per rendimento, coraggio e
disciplina fu attribuito, quale fregio ai risvolti delle
falde, la granata a fiamma diritta, mentre alle rimanenti quell’ammennicolo – ai risvolti delle falde e sovente
compagnie di fusiliers e chasseurs furono assegnati altri alla giberna – divenne nell’Armèe simbolo di grenadiers
simboli. Stesso fregio, ma in ottone, fu talvolta apposto e carabiniers, a piedi o a cavallo, e di unità scelte, e fu
sulla patta della giberna di pelle. Nella Grande Armèe ambito riconoscimento anche di reparti quali corazzieri
erano inoltre presenti 2 reggimenti di carabiniers à e dragoni. Queste erano considerate unità scelte in
cheval, eredi del Corpo dei Royal Carabiniers dell’An- quanto costituivano la cavalleria pesante, quella cui
cièn Régime, che appartenevano alla cavalleria pesante Napoleone assegnava il compito di rompere lo schie-
e nel 1810 ricevettero elmo e corazza. Vi venivano as- ramento avversario con cariche ordinate e travolgenti.
segnati il personale più alto e prestante e i cavalli mi- Il particolare ricamo guarniva anche le gualdrappe dei
gliori, e ai risvolti delle falde fu cucita la solita granata cavalli, come accadde ai carabinieri a cavallo nostrani,
già descritta, che ornava anche la giberna. In breve tradizione mantenuta sino ad oggi. A riprova che la
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V 25