Page 21 - Notiziario 2020-5
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PAGINE DI STORIA










                   Dal suo giaciglio

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                        dove viveva                                 indotto l’ufficiale ad aderire al regime. Ma il Peccerillo

                                                                    rifiutò senza alcuna esitazione. Dal suo giaciglio dove
                    continuamente                                   viveva continuamente disteso e soffocato dall’asma, egli
                                                                    rispose ai suoi uomini: “l’unico grande dolore è quello di
                                                                    morire lontano dalla patria, senza rivedere la famiglia
                disteso e soffocato                                 ma a nessun costo firmerò l’adesione perché si deve dare la

                                                                    vita per l’onore e mai l’onore per la vita”.  Esempio  e
             dall’asma, egli rispose                                parole che servirono a temprare la perseveranza nel sa-
                                                                    crificio in tutti i suoi uomini. Sopravvenne l’estate. Le
                                                                    forze tedesche sul fronte Orientale avevano subito varie
                      ai suoi uomini:                               sconfitte. Il borbottio dei mortai russi diventava sempre

                                                                    più insistente e vicino. Il 6 agosto del 1944 iniziò per
              “l’unico grande dolore                                gli internati una fortunosa traversata che si concluse il

                                                                    10 successivo nel nuovo campo di Lang Worcester, vi-
                   è quello di morire                               cino Norimberga. Il Maggiore Peccerillo fece annotare
                                                                    su un diario da un suo collaboratore quelle giornate
                                                                    trascorse  nel  campo  di  Lang Worcester:  “L’estate fu
               lontano dalla patria,                                breve. In autunno ci furono violenti bombardamenti su

                                                                    Norimberga. Fummo vicini più volte alla morte. In un
                      senza rivedere                                baleno arrivò un nuovo inverno forse peggiore di quello
                                                                    polacco: neve e freddo ma soprattutto fame e nuovi rigorosi
                                                                    disagi e vessazioni. Perché nulla fu dai tedeschi trascurato
                      la famiglia ma                                per debellare le nostre esistenze”. Sempre più deboli. Ag-

                                                                    grappati con le unghie alla vita. Esposti ai rigori del
                      a nessun costo                                freddo. Gli stenti! La fame! I disagi. Le umiliazioni!
                                                                    Le angherie! Le percosse. Guidati dal loro Comandante
                                                                    gli uomini di ciò che restava del III Battaglione riusci-
                  firmerò l’adesione                                rono  a  sopravvivere  sino  alla  primavera  del  1945,

                                                                    quando gli alleati liberarono il campo.
                 perché si deve dare                                In un clima surreale si consumò l’ennesima beffa. Il
                                                                    Maggiore Peccerillo, il 10 maggio 1945, “nell’immi-
                   la vita per l’onore                              nenza del rimpatrio. Ridotto a un rottame”, spirava tra le
                                                                    braccia del Sottotenente Garroni. Solo poche decine di
                                                                    uomini del III Battaglione riuscirono a rivedere la Pa-
                        e mai l’onore                               tria. Il reparto fu definitivamente ricostituito nel se-
                                                                    condo dopoguerra con il Decreto del 31 agosto 1945.
                          per la vita”                              Al Maggiore Francesco Peccerillo venne concessa la
                                                                    Medaglia d’Argento al Valor Militare.
                                                                                                       Giovanni Salierno



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V  21
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