Page 16 - Notiziario 2020-5
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PAGINE DI STORIA








                                                                         MAGGIORE FRANCESCO PECCERILLO


                                                                   DECORATO DELLA MEDAGLIA D’ARGENTO AL
                                                                   VALOR MILITARE “ALLA MEMORIA”  CON LA SE-
                                                                   GUENTE MOTIVAZIONE: “PRIGIONIERO DEI TEDESCHI
                                                                   SEBBENE, FIN DALL’INIZIO, CONSAPEVOLE DI ESSERE
                                                                   STATO COLPITO DA GRAVE DISTURBO CARDIACO, CHE
                                                                   LE SOFFERENZE, LE PRIVAZIONI E LE IMPOSSIBILITÀ DI
                                                                   ADATTATE CURE AGGRAVAVA, CON CONTEGNO CALMO
                                                                   E DECISO SDEGNOSAMENTE SEMPRE RESPINSE OGNI
                                                                   OFFERTA DI ADESIONE CHE GLI AVREBBE CONSENTITO
                                                                   IL RIMPATRIO E LA SALVEZZA DELLA VITA. DANDO
                                                                   COSÌ MIRABILE ESEMPIO DI CARATTERE, DI FEDE E DI
                                                                   PATRIOTTISMO ANDÒ SERENAMENTE INCONTRO ALLA
                                                                   MORTE PIUTTOSTO DI MANCARE AL GIURAMENTO.
                                                                   TSCHESTOKOWAA (POLONIA)  -  NORIMBERGA (GER-
                                                                   MANIA), NOVEMBRE 1944 - APRILE 1945.
                                                                   NACQUE IL 3 FEBBRAIO 1896 A CASAPULLA (PRO-
                                                                   VINCIA DI CASERTA) FU GIOVANNI PAOLO E FU
                                                                   AMALIA SANTORO. GIOVINETTO INTRAPRESE LA
                                                                   CARRIERA MILITARE (21 OTTOBRE 1915), CHIA-
                                                                   MATO AD ADEMPIERE AGLI OBBLIGHI DI LEVA
                QUALE SOLDATO DI TERZA CATEGORIA (CLASSE 1896). IL SUCCESSIVO 5 DICEMBRE RAGGIUNSE IL DE-
                       IL MAGGIORE FRANCESCO PECCERILLO
                POSITO DEL II REGGIMENTO BERSAGLIERI. IL 14 FEBBRAIO 1916 FU PROMOSSO SOTTOTENENTE DI
                FANTERIA E PRESTÒ GIURAMENTO DI FEDELTÀ IN GAETA PRESSO IL DEPOSITO DEL VI  REGGIMENTO
                FANTERIA. IL 30 GIUGNO 1916 GIUNSE IN TERRITORIO DICHIARATO IN STATO DI GUERRA CON IL 150°
                REGGIMENTO FANTERIA. IL 2 GIUGNO DEL 1917 FU PROMOSSO TENENTE DI FANTERIA. IL 5 OTTOBRE
                1920, CON LO STESSO GRADO, TRANSITÒ NELL’ARMA DEI CARABINIERI. DA UFFICIALE COMANDÒ LE
                TENENZE DI TREVISO INTERNA (DAL 4 GIUGNO 1922 AL 19 MAGGIO 1923) E MUGGIA (DAL 20 MAGGIO
                1923 AL 3 GENNAIO 1925). IL 4 MAGGIO 1925 FU ASSEGNATO ALLA LEGIONE DI ROMA OVE RICOPRÌ
                VARI INCARICHI PRESSO IL NUCLEO OPERATIVO DI QUELLA STESSA LEGIONE. IL 6 LUGLIO 1933 RIEN-
                TRÒ ALLA LEGIONE DI TRIESTE CON L’INCARICO DI COMANDANTE PRIMA DELLA TENENZA DI VIA
                CRISPI E SUCCESSIVAMENTE DI QUELLA DI VIA COLOGNA. IL 6 LUGLIO 1933 FU PROMOSSO CAPITANO
                E DESTINATO AL COMANDO DELLA COMPAGNIA DI GORIZIA-ESTERNA. IL 19 GENNAIO 1936 OTTENNE
                IL COMANDO DELLA COMPAGNIA DI GORIZIA-INTERNA. IL 1° OTTOBRE 1938 QUELLA DI PISINO. IL
                21 GIUGNO 1942 FU PROMOSSO MAGGIORE. IL 22 MAGGIO 1943 FU DESTINATO AL III BATTAGLIONE
                CARABINIERI IN TEBE. FATTO PRIGIONIERO DAI TEDESCHI FU DEPORTATO NEL CAMPO DI CONCEN-
                TRAMENTO DI TSCHESTOKOWAA (POLONIA) E SUCCESSIVAMENTE IN GERMANIA. LA MORTE LO COLSE
                NELL’IMMINENZA DELLA PROPRIA LIBERAZIONE IL 10 MAGGIO 1945 CON IL RAMMARICO DI NON AVER
                RIVISTO MAI PIÙ IL SUOLO DELLA PATRIA. LA SALMA FU SEPPELLITA A NORIMBERGA. IN UNA LETTERA
                AI FAMILIARI SCRISSE: “SAPPIATE CHE IO MI SENTO COMPLETAMENTE TRANQUILLO, PAGO SOLTANTO DI AVER
                COMPIUTO IL MIO DOVERE DI SOLDATO FINO ALL’ESTREMO LIMITE DELLE MIE FORZE”.





            16 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V
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