Page 19 - Notiziario 2020-5
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PAGINE DI STORIA






























































                         UNA FOTO DEL CONFINE GRECO ALBANESE DOVE IL III BATTAGLIONE SOSTENNE CRUENTI COMBATTIMENTI


            infernale turbava i reduci del Battaglione: sopravvivere  un po’ di pane confezionato. Frattanto le condizioni
            o abbandonarsi alla morte! Ogni giorno rappresentava    del Maggiore Peccerillo continuavano a peggiorare ma
            una  scommessa.  All’interno  del  campo  non  esisteva  con  stoica  fermezza  non  smise  mai  d’incoraggiare  i
            nessuna distinzione tra gli ammalati e i “sani”. Nessuna  suoi carabinieri. Quando le sue condizioni furono giu-
            cura prevista. Nessuna medicina. Qualche “fortunato”    dicate disperate fu chiesto il suo rimpatrio. Il trasferi-
            venne ricoverato in un locale chiamato infermeria ma    mento era concesso solo agli ammalati (o ai sani) che
            in realtà era un luogo d’isolamento. Argutamente, un    firmavano l’adesione e giuravano fedeltà alla Repubblica
            ufficiale lo definì: “quel luogo nel quale per poter vivere e  Sociale Italiana e al Reich. Adesione che fu più volte
            necessario avere una salute di ferro”. Molti morirono per  proposta al Maggiore Peccerillo, dai superiori internati
            mancanza di assistenza. Il cibo consisteva in rape da   in  quel  campo,  dai  parigrado  o  compagni  d’arme  e
            foraggio essiccate, bollite in acqua senza condimento e  dagli stessi dipendenti. Tutti s’impegnarono a sotto-



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO V  19
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