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A PROPOSITO DI...
Con l’unione della
Dalmazia al Regno
REGGIMENTO REALE DALMATA
d’Italia nel 1806, dai La Dalmazia, con Decrèt del 30 marzo 1806, fu unita
al Regno d’Italia. Dai reparti di fanteria di marina au-
reparti di fanteria striaci reclutati territorialmente, nel settembre 1805,
vennero costituiti tre battaglioni, due dei quali, con
di marina austriaci decreto vicereale del 17 febbraio 1806, fusi nel 1° bat-
taglione Dalmata su nove compagnie. L’organizzazione
era stata affidata dal Ministero della Guerra, il 12
vennero costituiti marzo 1806, al generale di brigata Milossevich. La ri-
duzione degli organici era stata determinata dalla vo-
tre battaglioni, due lontà di molti sudditi austriaci di andarsene, ne dette
notizia il comandante al Ministro: “Fu nel giorno 13
gennajo decorso che questo Secondo Dalmata Battaglione
dei quali fusi nel 1° si abdicò al servìzio della Casa d’Austria e spontaneamente
si dedicò al nuovo Augusto Sovrano della sua Patria. La
battaglione Dalmata divota mia persona fu quella che ha il vanto di aver pre-
sentato al Generale Lauriston in Venezia i voti unanimi
su nove compagnie della soldatesca e de’ pochi ufficiali, bassi ufficiali, tamburi
e pifferi, sudditi austriaci, di restare più oltre uniti al
battaglione. Rimarchi però V. E. che gli ufficiali e bassi
ufficiali austriaci hanno fatto di tutto per sedurre la gente
del battaglione e non senza gran fatica mi è riuscito di
stornare le cattive conseguenze pur troppo terribili”. L’opi-
1812 modificò più volte i colori. I carabinieri ebbero nione del generale Milossevich di questi Dalmati fu
granate rosse ai risvolti delle falde, mentre l’equipag- ottima e nella relazione al Ministero della Guerra del
giamento tipico di specialità - giberna di pelle nera, 1° aprile 1806, dopo aver chiesto di sostituire con ita-
daga e baionetta - era su due bandoliere in pelle bianca liani alcuni sottufficiali austriaci rimasti, disse: “Ri-
incrociate. Fra 1806 e 1807 il copricapo del 1° fu so- guardo ai soldati posso assicurare V. E. che essi sono figli
stituito dal berrettone di pelo, con cordoni e pennac- non degeneri degli antichi Iancovich e Castrioti, de’quali
chio rossi. Il panciotto estivo poteva essere indossato la storia fa onorevole menzione. La loro taglia, la robusta
senza giacca, aveva maniche lunghe con paramani a loro costituzione, la semplicità di carattere, il loro attac-
punta verdi e vi si applicavano le spalline a frangia. In camento ed ubbidienza per chi sa dirigerli e governarli
estate i pantaloni erano bianchi e lunghi, e in luogo potrebbero assicurare in pari tempo del loro valore”. Erano
del ber-rettone si utilizzava lo shako con cordone e gli eredi delle fedeli milizie oltremarine della Repub-
pennacchietto frontale a punta rossi. Intorno al 1807- blica di Venezia.
1808 venne fornito ai carabinieri del 1° un colbacco Il terzo dei battaglioni Dalmati proveniente dal servi-
con pennacchio frontale a pioggia rosso. Nel 1809 zio austriaco, su sei compagnie, continuò a operare
l’imperiale con croce bianca del berrettone era giallo come fanteria di marina. Riorganizzato dal Milosse-
per il 1°, azzurro per il 2°, verde per il 3°, ma cordoni e vich prese la denominazione di 2° Battaglione Dalmata,
pennacchio rimasero rossi. fu inviato di guarnigione a Venezia e suoi distacca-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO V 53