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PAGINE DI STORIA
Il giovane
Bergia
di STEFANO DE CAROLIS
ari 2 febbraio 1892: in via Caffarelli 275, al- diventati così potenti e arroganti che niente era più si-
l’età di 52 anni, passava a miglior vita il prode curo, né la proprietà privata, né l’incolumità delle per-
e valoroso Cav. Chiaffredo Bergia, glorioso sone. Contro quel brigantaggio erano risultati inefficaci
Bcapitano dei Carabinieri Reali. Una vita sia l’azione di contrasto posta in essere dai governi che
dura, semplice e molto sofferta la sua, ma allo stesso quella dell’esercito borbonico e pontificio. Nella prima
tempo piena di avventura, di piccole storie e soprattutto Italia post-unitaria fu proprio grazie all’abnegazione ed
ricca di ardite azioni militari. Chiaffredo Bergia, con al coraggio di Chiaffredo Bergia, uomo intelligente
estrema fermezza d’animo, coraggio e perseveranza, ri- dalla forte personalità, coadiuvato da pochi coraggiosi
coprì un ruolo determinante soprattutto nella lotta al carabinieri, che si riuscì a sferrare un duro colpo alla
brigantaggio post-unitario, riuscendo a catturare e as- piaga del “brigantaggio”, facendo rivivere un clima di
sicurare alla giustizia pericolosi “masdanieri” e “briganti” rinnovata pace e tranquillità ai cittadini onesti.
che imperversavano nelle macchie e nelle foreste del sud Molto è stato scritto sulla mitica figura del Carabiniere
della Penisola. Veri e propri fuorilegge, grassatori, rapi- Bergia, ma poco è stato raccontato sulle sue origini e
natori e spietati sanguinari che per tanto tempo avevano sulla sua storia familiare, nonché sul periodo della sua
messo a ferro e fuoco intere comunità, portando il ter- vita antecedente all’arruolamento nell’Arma dei Cara-
rore nelle popolazioni. Con il passare degli anni, erano binieri Reali. Ancor meno su come abbiano preso forma
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