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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
Fonti non ufficiali
dei fatti di Milano
Emanuele II, aveva una maniera più autoritaria nel
trattare con il governo e molte volte si contrappose con parlano di 300
forza alle scelte del Presidente del Consiglio. Avendo
avuto una formazione prevalentemente militare, la morti e oltre un
possibilità di partecipare alla Terza Guerra di Indipen-
denza (giugno/agosto 1866) e alla battaglia di Cu-
stoza, portò con sé questo militarismo nel governo che migliaio di feriti.
ereditò dal “re galantuomo”. Fu protagonista nella
rono delle frizioni con la Francia che nel 1881 occupò Re Umberto I venne
corsa alle colonie che tutta l’Europa intraprese, ci fu-
la Tunisia, bersaglio espansionistico anche dell’Italia.
Incentivò la firma della Triplice Alleanza con Germa- soprannominato
nia e Austria-Ungheria che avvenne nel 1882. Alle-
anza un po’ insolita visto che gli storici nemici dei proprio dal Bresci
Savoia erano (e saranno) proprio gli Asburgo, ma per
essere legati alla “grande locomotiva d’Europa” (la
Germania) si poteva ingoiare questo rospo. Lo stesso Re Mitraglia
anno l’Italia acquistò il porto Eritreo di Assab dalla
compagnia Rubattino di Genova, che dava sul Mar per i moti
Rosso, fondando così il primo insediamento coloniale
italiano in Africa. Le avventure oltremare non fini- del maggio 1889
rono, il re continuò le pressioni sul governo Depretis
e poi sul governo Crispi, iniziate nel 1881.
Le strette diplomatiche e soprattutto militari consen-
tirono all’Italia di acquisire la Somalia inizialmente
come protettorato nel 1889, poi come colonia dal MONZA 29 LUGLIO 1900
1908, e l’Eritrea nel 1890. Lo sforzo economico fu Erano appena passati poco più di due anni da quando
spaventoso, milioni di lire confluivano all’esercito e per i cannoni del Generale Fiorenzo Bava Beccaris, “regio
le esigenze nazionali in Africa lasciando la popola- commissario straordinario”, avevano tuonato nella
zione, già in condizioni di povertà, nella fame assoluta. città di Milano (6-9 maggio 1889), uccidendo 82 per-
La sconfitta di Adua del 1° marzo1896 e la conse- sone e ferendone all’incirca 500. Civili che protesta-
guente crisi politica, la pace di Addis Abeba del 26 ot- vano contro l’aumento del prezzo del pane. Il Generale
tobre 1896, si ripercossero fortemente nella politica e Beccaris aveva appuntato freddamente in uno scritto:
sull’economia italiana. La guerra coloniale d’Africa si “vi furono parecchie vittime innocenti, specialmente nei
era rivelata un fallimento militare ed economico che giorni 7 e 8, e ciò si deve attribuire in particolar modo
stava portando il popolo all’esasperazione. al fatto che la popolazione, per malsana curiosità, assi-
Nel mondo anarchico, nazionale e in quello delle comu- steva dalle finestre, al combattimento che aveva luogo
nità italiane in America, questi sentimenti erano già ar- nelle vie...”.
rivati al punto di eruzione dopo i fatti del 1894 in Sicilia Ora a risuonare, alle 22.30, erano i tre colpi secchi e
e di quelli sanguinosi di cinque anni più tardi di Milano. rapidi della rivoltella di Gaetano Bresci, scelto dalla
58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO V