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CRONACHE DI IERI





                        A partire dal


                19 settembre 1944



            il nemico, agguerrito e                                 d'invio in Germania, mi venne promessa la libertà se
                                                                    avessi fatto soltanto il nome di cinque patrioti. Non es-
                                                                    sendo riusciti neppure a questo, mi portarono nuova-
              spregiudicato, operò                                  mente in camera di sicurezza, dove rimasi fino al giorno

                                                                    seguente”. Il povero Ferruccio andò verso un destino
                 un rastrellamento                                  ancora più tragico. I Tedeschi allestirono una par-
                                                                    venza di processo. Il giudizio non poteva essere di-
                                                                    verso dalla condanna a morte. Il giovane apprese la
                  su vasta scala per                                sentenza con serena rassegnazione e s’avvio al luogo

                                                                    dell’esecuzione, tra Santa Eulalia e Crespano. Ma gli
             scovare sino all’ultimo                                aguzzini prima vollero infliggere un ultimo affronto.
                                                                    I condannati furono privati di ogni segno di ricono-
                                                                    scimento che un tedesco bruciò in loro presenza. In
              dei partigiani in tutta                               modo tale che nessuno li potesse piangere dopo l’ese-

                                                                    cuzione. A questo ulteriore sopruso Toniazzo si ri-
                la zona del Grappa,                                 bellò. Urlò con voce forte il suo nome affinché tutti
                                                                    gli abitanti dei paraggi udissero. I condannati furono
               ove stanziava anche                                  raggruppati in un valloncello che si estendeva dalla
                                                                    strada provinciale. Non furono nemmeno appoggiati
                                                                    a un muro. Dall’alto i tedeschi scaricarono su di loro
              il nucleo comandato                                   le mitragliette. Gli assassini gozzovigliarono poi in
                                                                    una vicina osteria e fu solo grazie alla pietà degli abi-
                     dal Carabiniere                                tanti locali che i corpi furono seppelliti. Un anno più
                                                                    tardi le salme furono riesumate e i loro nomi scolpiti
                                                                    sulla pietra nel luogo del sacrificio, affinché non fos-
                            Toniazzo                                sero mai dimenticati. Il Carabiniere Toniazzo venne
                                                                    ricordato anche a Marostica, suo paese natale. Dolo-
                                                                    res prima di essere definitivamente liberata subì l’en-
            monianza di cui si riporta uno stralcio: “Mi obbliga-   nesimo oltraggio: “Rimasi sotto continua sorveglianza
            rono a salire nella loro macchina per portarmi a Cre-   fino al giorno 26 settembre e, verso mezzogiorno, venni
            spano  dove  trovai  il  Toniazzo,  e  insieme  venimmo  fotografata prima che mi tagliassero i capelli e le soprac-
            trasportati  presso  l'Istituto  Filippin  di  Paderno  del  ciglia con il rasoio; mi venne appeso al collo un cartello
            Grappa. Prima di separarci, ci scambiammo poche ultime  con la seguente scritta «alle donne che offrono le loro gra-
            parole. Nel pomeriggio un maresciallo tedesco venne a   zie ai ribelli» e mi venne fatta una nuova fotografia.
            prendermi nella stanza dov’ero custodita, chiedendomi   Venni portata a passeggio per le vie di Bassano per circa
            più  volte  se  fossi  stata  in  montagna  dandomi  degli  due ore e mezza e poi fui riportata in caserma, dove mi
            schiaffi a ogni risposta negativa (…) volevano sapere   consegnarono il lasciapassare per ritornare da mia madre,
            quante lettere io avessi scritto al mio fidanzato, che cosa  vedova senza altri figli”.
            in esse fosse contenuto, chi ne era il latore e il nome di co-
            loro che si trovavano in montagna. Dopo tante minacce                                     Giovanni Salierno



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO V  41
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