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PAGINE DI STORIA














                      UNO SPIACEVOLE EPILOGO
            La Guardia Regia tuttavia ebbe brevissima vita sotto la
            spinta del fascismo che intendeva appropriarsi di parte
            delle funzioni di polizia, attraverso l’istituzione – con
            Delibera del Gran Consiglio del Fascismo del 12 gen-
            naio 1923, in vigore dal 1° febbraio – della Milizia Vo-
            lontaria per la Sicurezza Nazionale, al cui interno erano
            presenti  anche  articolazioni  con  compiti  di  polizia
            come le Milizie Confinaria, Forestale, della Strada, Fer-
            roviaria,  Postelegrafonica  e  Portuaria.  Si  trattava  di
            quello che diverrà noto come il corpo delle camicie
            nere. Del resto lo strettissimo legame dell’Arma con gli
            italiani e Casa Savoia non ne rendeva ipotizzabile sop-
            pressione o trasformazione e chi fece le spese dello
            stravolgimento politico fu la più giovane struttura.
            In effetti pochi mesi dopo la marcia su Roma, il 31 di-
            cembre 1922 (R.D. n° 1680), i Carabinieri Reali diven-
            nero  l’unica  forza  armata  in  servizio  permanente  di
            pubblica sicurezza, e ricevettero il compito di unificare
            le forze di polizia “entro il termine di tre mesi”. In base
            a tali determinazioni era previsto l’assorbimento del              MANIFESTO DEL CONCORSO PER GUARDIE DI
            “Corpo degli agenti di investigazione”, circa 10.000 unità       PUBBLICA SICUREZZA INDETTO NELL’AGOSTO 1881
            operanti in borghese con compiti di polizia criminale
            e politica, e della Guardia Regia. Costoro venivano ad  rando il dispositivo preposto al controllo del territorio.
            essere inseriti nel “Ruolo Specializzato” dell’Arma. Tale  Sempre su base volontaria alle Guardie Regie era pos-
            processo avvenne attraverso l’incorporamento – a do-    sibile anche chiedere il transito nella Regia Guardia di
            manda e previa selezione – di parte del personale delle  Finanza.
            due strutture, destinando prevalentemente le Guardie    Potremmo peraltro sostenere che questo fu uno dei
            Regie ai neoistituiti battaglioni mobili, aventi compiti di  pochi elementi comuni col più recente processo, in
            ordine pubblico. Questi erano nati nel 1919 dalla felice  quanto non si ebbero provvedimenti volti a tutelare
            intuizione del Comando Generale dell’Arma volta a       prioritariamente carriera e i posti di lavoro degli effet-
            costituire reparti organici da impiegare per tali speci-  tivi della Regia. All’atto dello scioglimento di quest’ul-
            fiche esigenze, evitando di dover fare ricorso, come sino  tima si ebbero gravi disordini in alcune località, come
            ad allora praticato, alle unità del Regio Esercito e al  Torino e Napoli, atteso che il provvedimento non fu
            personale  dell’organizzazione  territoriale  dell’Arma.  gradito dal personale, innanzitutto perché molti, non
            Ciò aveva consentito anche un consistente amplia-       ritenuti affidabili o professionalmente capaci, vennero
            mento degli organici dell’Arma, il trattenimento in ser-  esclusi dal transito nell’Arma e nella Regia GdF, e
            vizio  di  carabinieri  aggiunti e  ausiliari,  il  forte  congedati. Ricordiamo che l’Arma aveva una propria
            temperamento della prassi di far ricorso al personale   rigida regolamentazione in materia di selezione e non
            delle Stazioni per attività di ordine pubblico, depaupe-  vennero ammesse deroghe. Del resto la garanzia di af-



            28 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO V
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