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PAGINE DI STORIA







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                      ue anni orsono è assurto agli onori delle cro-    la Guardia Regia di
                      nache l’incorporamento da parte dell’Arma di
            D gran parte del personale del disciolto Corpo
            Forestale  dello  Stato,  col  conseguente  assorbimento   Pubblica Sicurezza,
            delle funzioni già in parte condivise per quanto riguarda
            la tutela dell’ambiente e del settore agroalimentare. Un
            altro incorporamento, nel 1923, si inserì in una solida         una delle forze
            tradizione di eventi simili.
            Il Corpo dei Carabinieri Reali fra il 1822 e il 1823 as-
            sorbì il Corpo dei Cacciatori di Sardegna eredi degli               considerate
            omonimi Dragoni - poi Cavalleggeri - costituiti nel
            1726, dislocando nell’isola i Carabinieri di Sardegna.
            Questi ultimi, a loro volta, furono sciolti nel 1832 e              progenitrici
            venne ricostituito – con le stesse funzioni di presidio a
            garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica – il reg-
            gimento Cavalleggeri di Sardegna, a sua volta soppresso   dell’attuale Polizia di
            definitivamente e confluito nel Corpo dei CC.RR. nel
            1853. Più tardi, mentre procedeva l’unificazione della
            penisola per via dell’azione politico-militare condotta   Stato, venne sciolta
            dal Regno di Sardegna, lo stesso Corpo – in seguito
            Arma -  dei CC.RR. inglobò progressivamente le gen-
            darmerie del Granducato di Toscana, dei Ducati di            e il suo personale
            Parma e Piacenza e di  Modena e Reggio, del Regno
            delle Due Sicilie, dello Stato Pontificio e persino il per-
            sonale della gendarmeria Asburgica presente nel Lom-         transitò nell’Arma
            bardo-Veneto. Un carattere costante di tali processi fu
            l’estensione di regolamenti e prassi del Corpo sabaudo,
            anche se non mancò occasione di acquisire quei carat-
            teri delle entità assorbite che potessero avvantaggiare la  nistero dell'Interno. Nel 1890 esso venne trasformato
            compagine dagli alamari d’argento.                      in “Corpo guardie di città” che nel 1919 a seguito di due
            Dopo la Grande Guerra, in un clima di rivolgimenti      Regi Decreti fu soppresso e sostituito dal “Corpo degli
            politici e sociali caratterizzati da grande dinamismo e  agenti di investigazione” operanti in abiti civili (14 ago-
            conflittualità, questo processo di assorbimento proseguì.  sto 1919 n. 1442), e dalla “Regia Guardia di Pubblica
            Nel 1923 un’altra struttura venne sciolta e il suo perso-  Sicurezza” (2 ottobre 1919 n. 1790) avente status mili-
            nale transitò nell’Arma: si trattava della Guardia Regia  tare. Era stato infatti riscontrato che le Guardie di città,
            di Pubblica Sicurezza, una delle forze considerate pro-  oltre a non disporre di unità mobili per esigenze di Or-
            genitrici dell’attuale Polizia di Stato. La “Regia”, a sua  dine Pubblico, si fossero dimostrate inadeguate nell’af-
            volta, era l’erede del “Corpo di Guardie di pubblica sicu-  frontare il turbolento dopoguerra nazionale. In effetti
            rezza” costituito nel Regno di Sardegna nel 1852, con   la loro consistenza, poco più di 12.000 unità, venne
            la Legge n. 1404 dell'11 luglio, alle dipendenze del Mi-  quasi raddoppiata raggiungendo gli oltre 25.000 uo-



            26 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO V
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