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CRONACHE DI IERI




















                                                          di ENRICO CURSI













                   l 13 novembre 1941 di fronte alle coste della    A causa delle cattive condizioni meteo e del mare però,
                   Libia iniziò una rischiosa operazione delle forze  solo un gruppo dei militari inglesi riuscì a percepire il
                   speciali inglesi. La missione, che rientrava nel  segnale lanciato dalla spiaggia dal capitano Haselden.
                   quadro delle operazioni per liberare Tobruch     Nonostante le molteplici difficoltà i due sommergibili
            Idall’assedio italo-tedesco, mirava a indebolire le     protrassero le operazioni di sbarco sino dell’alba, quando
            truppe dell’Asse attraverso un attacco contemporaneo    furono costretti all’immersione per non essere indivi-
            contro quattro obiettivi: gli uffici dei servizi segreti ita-  duati. Al sorgere del sole, su cinquantanove operatori
            liani ad Apollonia, il comando italiano di Cirene, le   solo trentasei erano riusciti a raggiungere la terra ferma.
            linee di collegamento e trasmissione tra El Faida e     Tra  di  loro  erano  presenti  il  tenente  colonnello  G.
            Lamluda ed infine il Quartier Generale di Rommel in     Keyes, comandante dell’11° Commando e il colonnello
            Beda Littoria. Ad esclusione di qualche militare dello  Robert Edward Laycock, a capo della Layforce.
            Special Boat Service, gli operatori scelti provenivano  Dimezzato il numero degli uomini e dei mezzi su cui
            dall’11° Commando della Layforce, unità costituita agli  poter contare, dopo aver trascorso la prima notte in un
            inizi della 2^ Guerra Mondiale, composta esclusiva-     casolare  a  ridosso  della  riva,  l’unità  combattente  si
            mente da militari scozzesi, votata ad interventi speciali  mosse verso gli obiettivi. La situazione che si era venuta
            ad alto rischio.                                        a creare indusse però i due ufficiali a modificare i piani
            Un mese prima di dare il via all’operazione, il capitano  dell’operazione e concentrare gli sforzi solo su due aree.
            J. H. Haselden e un arabo della Libyan Arab Force ave-  Gli uomini presenti vennero così divisi in due pattuglie:
            vano eseguito una ricognizione dell’area d’azione, dalla  quella più numerosa doveva colpire il Quartier Generale
            quale era emerso che la posizione degli obiettivi, collo-  di Rommel, mentre l’altra rendere inattiva la linea tele-
            cati oltre le linee nemiche, rendeva necessario pianifi-  grafica nei pressi di un incrocio stradale in prossimità
            care un’infiltrazione via mare, tramite due sommergibili,  di Cirene. Una terza aliquota, costituita da alcuni uo-
            individuati nel Torbay e nel Talisman.                  mini al comando del colonnello Laycock, doveva invece
            Così avvenne. Tre giorni prima dell’infiltrazione il ca-  rimanere sulla spiaggia, per garantire l’esfiltrazione.
            pitano Haselden era stato paracadutato nell’aerea rico-  Poco prima della mezzanotte del 17 novembre la pat-
            gnita,  perché  segnalasse  dalla  terra  ferma  la  sua  tuglia che doveva attaccare il Quartier Generale era a
            posizione, in modo da favorire lo sbarco degli uomini   breve distanza dall’obiettivo. Prima di sferrare l’attacco,
            del commando durante la notte.                          gli uomini si divisero in quattro nuclei. Il primo doveva



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV  69
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