Page 63 - Notiziario 2019-4
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CRONACHE DI IERI













            fasciare le ferite della Goretti – ma poi nel racconto ag-  indossato una camicia di bucato, l’aveva trascinata in cucina
            giunge un particolare di sicuro interesse giuridico – ed  e l’aveva adagiata su di un banco, atturandole la bocca con
            in quel mentre avendole mia moglie domandato come era   un fazzoletto, per non farla gridare, mentre le puntava con-
            andato il fatto, la Goretti rispose di essere stata ferita da Ales-  tro la sua pancia la sua asta virile». Questa dichiarazione
            sandro Serenelli, e domandata del motivo, soggiunse: “Il Se-  resa sotto giuramento, secondo l’ordinamento giuridico
            renelli voleva alzare la gonna ed essendomi io opposta, mi  allora vigente, doveva considerarsi assolutamente degna
            ha vibrato dei colpi con un pugnale”». E queste vivide pa-  di fede tanto più che si trattava di un fatto dichiarato
            role della vittima trovano riscontro in altre deposizioni,  alla teste direttamente dalla vittima che, per via delle sue
            una proprio della Longarini e l’altra dell’infermiera Re-  gravissime condizioni e la morte conseguente, non poté
            gina Medei che prestò le prime cure alla Goretti, come  essere escussa. Tra i testimoni comparve anche il giovane
            pure nella denuncia sporta dalla madre.                 Carabiniere Leonardo Ruggeri, ventitreenne, originario
            Teresa Longarini, la moglie di Mario Cimarelli, essen-  di Firenze, uno degli agenti di polizia giudiziaria che,
            dosi accorta della precipitosa corsa dei cognati Antonio  insieme con il parigrado Adolfo Pierattini, aveva tra-
            e Domenico, avendo percepito l’accadimento di qualcosa  dotto il Serenelli in stato di arresto in caserma. Anche a
            di straordinario, aveva deciso di raggiungerli. Confer-  loro l’arrestato aveva confessato la commissione del de-
            mando lo svolgimento dei fatti nei quali aveva parteci-  litto: «Di tutta corsa, sui nostri cavalli, ci portammo alla
            pato, già dichiarati dal marito, aveva aggiunto struggenti  detta tenuta, ma al nostro arrivo il brigadiere Carpella
            particolari: «A pie’ del letto stava la madre della Goretti, che  [sic.] Beniamino ed il milite Caprioli, giunti qualche mi-
            piangeva dirottamente ed avendo cercato io di darle coraggio,  nuto prima di noi, insieme al tenente della Croce Rossa, sta-
            senza nulla sapere dell’accaduto, essa mi rispose: “Teresa mia,  vano già a mettere i ferri al Serenelli, ed avevano pur
            mi hanno ammazzato la figlia!” – alla vista dell’abito della  sequestrato l’arma feritrice. […]. Lungo il cammino, do-
            ragazzina  intriso  di  sangue  –  Domandai  a  costei  chi  mandammo al Serenelli, come era avvenuto il fatto, ed egli
            l’avesse ferita ed essa mi rispose: “E’ stato Alessandro Sere-  ci raccontò che aveva altra volta, inutilmente, proposto alla
            nelli. […], per un braccio mi ha trascinato dentro, indi ha  Goretti di amoreggiare con lui, quel mattino per indurla a
            fatto per alzarmi la veste, ed io ho detto: No, No!”. Oltre di  tanto aveva tentato di congiungersi carnalmente con lei e
            ciò la Goretti non disse altro, ma io compresi che dietro il suo  alle ripulse della Goretti le aveva vibrato dei colpi col pun-
            rifiuto alla copula, il Serenelli, l’aveva ferita».     teruolo sequestrato, senza sapere però, egli stesso quello che
            Sebbene simili, di maggiore interesse dal punto di vista  si faceva. E per dare a credere di avere commesso il delitto
            processuale, furono, invece, le dichiarazioni rese dalla  in un momento di esaltazione mentale, dichiarò di avere un
            Medei la quale riferì, molto chiaramente le confidenze  fratello demente, rinchiuso in un manicomio, e di essere
            ricevute dalla vittima quando le aveva prestato le cure in  morta anche sua madre per pazzia».
            ospedale, senza congetture: «Avendo io avuto ad assistere  Del delitto era stato informato anche il Mazzoleni, che
            la Goretti, la stessa mi disse di essere stata ferita da Alessan-  aveva incaricato un suo colono di correre ad avvisare il
            dro Serenelli, a causa che non aveva voluto cedere alle sue la-  personale medico della Croce Rossa Italiana nella vicina
            scive voglie, e che, precedentemente, costui, ancora un’altra  località “Carano”, dove nel frattempo erano in perlustra-
            volta, aveva attentato al suo onore, ma essa non aveva nulla  zione anche i carabinieri della Stazione di Cisterna di
            riferito alla madre, avendole detto il Serenelli che, altrimenti,  Roma, il Brigadiere Cappella e il sottoposto Caprioli. I
            l’avrebbe ammazzata – e continuò aggiungendo un tas-    militari arrivati al casolare ebbero subito modo di osser-
            sello alle indagini, avendo appreso sempre direttamente  vare il punto dove Maria Goretti si era accasciata al
            dalla vittima – che, nell’ultimo fatto, il Serenelli dopo aver  suolo. Giovanni Serenelli li informò che suo figlio si era



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV  63
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