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CRONACHE DI IERI
si era trasferita a Paliano (FR) per lavorare a mezzadria miglie ritrovatesi sotto lo stesso tetto per le circostanze
in quelle malsane e paludose campagne dell’agro pon- imposte soltanto dalle contingenti esigenze e non per
tino dominate dalla malaria e dove l’unica azione, pe- reciproche volontà. Presto i caratteri scontrosi dei due
raltro scarsa, di contrasto per il miglioramento delle Serenelli resero quella convivenza di circostanza piut-
condizioni di vita era la distribuzione del chinino. Da tosto difficile, infatti proprio la madre di Maria ne diede
Paliano i due nuclei familiari, che nel frattempo avevano testimonianza nella sua denuncia al magistrato, affer-
stretto legami, si trasferirono nella frazione Ferriere di mando che: «Il padre del Serenelli aveva anche a me fatto,
Conca del comune di Nettuno, poiché avevano trovato diverse volte, delle proposte oscene». E ancora uno dei te-
lavoro, sempre come mezzadri, in quella località. stimoni escussi, il colono Mario Cimarelli, uno dei pri-
Un grave lutto colpì la numerosa famiglia della piccola missimi ad intervenire per prestare soccorso a Maria,
Maria nel maggio 1900: la morte del padre, oltre che ferita e agonizzante sul pavimento della cucina disse: «Il
un dramma, costituì un Serenelli [Alessandro, ndr.]
momento di prova per As- «Il Serenelli bistrattava la Goretti usando
sunta e appunto per Maria, modi bruschi con lei, quando
sulla quale era riposto bistrattava la Goretti le comandava qualche servi-
grande affidamento da gio, nei lavori di campagna e
parte della madre. Sebbene di casa. [...]. Da sei anni di-
Assunta avesse preso a la- usando modi bruschi moro in questa contrada e da
vorare nei campi al posto quattro anni il Serenelli è
del defunto marito, chie- con lei, quando le mio vicino di casa. Ora io
dendo a Maria un maggiore posso attestare che costui si è
impegno nella cura della mostrato sempre nella pie-
casa e dei fratelli più piccoli, comandava qualche nezza delle sue facoltà men-
i prodotti raccolti non con- tali e non ha mai lasciato a
retti di mantenere gli servigio, nei lavori di desiderare nulla sulla sua
sentirono tuttavia ai Go-
condotta, meno per il suo bru-
impegni contrattuali. Il sco modo di comando verso i
Mazzoleni, nella consape- campagna e di casa» ragazzi [si riferisce ai gar-
volezza della particolare si- zoni che prestavano saltua-
tuazione, invitò Assunta a rio servizio nella tenuta per
lasciare la casa in cui abitava e a trasferirsi con la prole conto dei Serenelli e dei Goretti, ndr.]».
in una parte del casolare per condividere un alloggio con L’8 luglio 1902, tre giorni dopo il delitto, nel carcere di
Giovanni e Alessandro Serenelli. Nelle intenzioni del Regina Coeli il giovane fu interrogato. Serenelli rilasciò
possidente vi era la considerazione che i Goretti, con al Giudice Istruttore alcune dichiarazioni che esulavano
l’aiuto dei due uomini, avrebbero potuto continuare a dal delitto: «Da quattro anni lavoravo con mio padre nella
condurre i terreni di pertinenza e soddisfare gli impegni tenuta del Sig. Attilio Mazzoleni, alle “Ferriere di Conca”,
della mezzadria. ed abitavo nella casa colonica insieme alla vedova Assunta
L’abitazione era divisa in ambienti distinti per la zona Casagrande […]. Un giorno dello scorso mese di giugno,
notte mentre la cucina era ambiente propriamente con- profittando dell’assenza della Casagrande, cercai di con-
diviso. Si trattava pur sempre però di due “mezze” fa- giungermi carnalmente con la prima figlia di costei, a nome
58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IV