Page 51 - Notiziario 2019-3
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PAGINE DI STORIA





                                                               Nel cortile dedicato alla



            taggio alle generazioni venture. La coppia d’Aquile in Medaglia d’oro al V.M.


            altorilievo che sovrasta la trabeazione, mentre soggioga
            il mondo dominato dall’audacia, guarda con occhio fiero  Panfilo Di Gregorio,
            fuori del dominio immediato, scruta lontano. La testa
            ansiosa, l’ala alzata, il corpo proteso in procinto al lancio  una grande lapide
            pare che essa attenda d’esser chiamata a nuovi voli men-
            tre dal nido - che non deve essere prigione - sporgono
            già ardite teste di giovani aquilotti che debbono rimanere  marmorea ricorda
            a custodia della memoria dei Martiri.V’è in tutto l’at-
            teggiamento delle due Aquile, una simbolica volontà do-  i nomi di tutti i caduti
            minante di infrangere un cerchio, di sventare una mi-
            naccia, di imprimere un moto alla costrizione statica;  in guerra e in servizio.
            v’è un impulso irrefrenabile di balzare, poggiando sul
            plinto delle salde e sacre memorie del passato verso nuovi
            cieli, verso nuove conquiste, incontro a nuovi destini”.  Le effigi in bronzo
            La Milizia Forestale ebbe un ruolo importante anche
            nell’esperienza coloniale italiana con le sue Legioni        di alcuni di essi
            X, XI e XII impiegate nelle Circoscrizioni d’Oltre-
            mare  della Tripolitania e Cirenaica, Africa Orientale
            ed Albania. I forestali furono chiamati ad operare      campeggiano sulle
            fuori dal territorio nazionale principalmente impe-
            delle risorse agro-forestali, in quelle di bonifica e in colonne del porticato
            gnati nelle attività di sistemazione e sfruttamento


            particolare di protezione dalla desertificazione. Nella
            campagna d’Africa del 1935-1936 vennero però in-
            quadrati anche quale forza combattente.                 moria del quale venne realizzato nel 1939 un busto
            In un secondo momento, nella lapide marmorea di cui     bronzeo che spicca oggi al centro del Piazzale, tra altri
            si è parlato, furono dunque aggiunti anche i nomi dei   busti bronzei di forestali caduti in servizio.
            militi forestali che persero la vita nella guerra d’Africa.  Panfilo Di Gregorio era nato a Cansano (Aq) nel 1908.
            Tra questi, anche Abramo Zanette, medaglia d’argento    Ottenuta la licenza tecnica nell’Istituto Tecnico di Sul-
            al valor militare alla memoria con la seguente motiva-  mona, a 19 anni era entrato allievo nella Scuola della
            zione: “Sempre presente ove maggiore erano il pericolo e  Milizia Forestale di Cittaducale e ne era uscito milite
            l’insidia nemica, durante un contrattacco sferrato contro le  assegnato alla Legione Firenze. Dopo aver prestato ser-
            infiltrazioni avversarie, in un furioso corpo a corpo cadeva  vizio anche presso la Legione di Brescia, era stato am-
            colpito a morte.- Vallone Zanette, 20 Gennaio 1936 XIV”.  messo alla Scuola allievi sottufficiali di Vallombrosa
            La figura più rilevante tra i caduti nei combattimenti  dalla quale era uscito, nell’agosto 1935, Vice Brigadiere.
            in Africa Orientale fu però quella di Panfilo Di Grego-  Partito per la Somalia con la Coorte Volontaria mobi-
            rio (vedi Notiziario Storico N. 6 Anno III, pag. 32), me-  litata, morì nella notte tra il 20 e il 21 gennaio 1936 nei
            daglia d’oro al valor militare, a cui è intitolato anche il  pressi di Daua Parma (fiume affluente del Giuba, fra
            cortile porticato della Scuola di Cittaducale e in me-  Etiopia e Somalia), località poi denominata Colle Di




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV  51
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