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PAGINE DI STORIA
Nel cortile dedicato alla
taggio alle generazioni venture. La coppia d’Aquile in Medaglia d’oro al V.M.
altorilievo che sovrasta la trabeazione, mentre soggioga
il mondo dominato dall’audacia, guarda con occhio fiero Panfilo Di Gregorio,
fuori del dominio immediato, scruta lontano. La testa
ansiosa, l’ala alzata, il corpo proteso in procinto al lancio una grande lapide
pare che essa attenda d’esser chiamata a nuovi voli men-
tre dal nido - che non deve essere prigione - sporgono
già ardite teste di giovani aquilotti che debbono rimanere marmorea ricorda
a custodia della memoria dei Martiri.V’è in tutto l’at-
teggiamento delle due Aquile, una simbolica volontà do- i nomi di tutti i caduti
minante di infrangere un cerchio, di sventare una mi-
naccia, di imprimere un moto alla costrizione statica; in guerra e in servizio.
v’è un impulso irrefrenabile di balzare, poggiando sul
plinto delle salde e sacre memorie del passato verso nuovi
cieli, verso nuove conquiste, incontro a nuovi destini”. Le effigi in bronzo
La Milizia Forestale ebbe un ruolo importante anche
nell’esperienza coloniale italiana con le sue Legioni di alcuni di essi
X, XI e XII impiegate nelle Circoscrizioni d’Oltre-
mare della Tripolitania e Cirenaica, Africa Orientale
ed Albania. I forestali furono chiamati ad operare campeggiano sulle
fuori dal territorio nazionale principalmente impe-
delle risorse agro-forestali, in quelle di bonifica e in colonne del porticato
gnati nelle attività di sistemazione e sfruttamento
particolare di protezione dalla desertificazione. Nella
campagna d’Africa del 1935-1936 vennero però in-
quadrati anche quale forza combattente. moria del quale venne realizzato nel 1939 un busto
In un secondo momento, nella lapide marmorea di cui bronzeo che spicca oggi al centro del Piazzale, tra altri
si è parlato, furono dunque aggiunti anche i nomi dei busti bronzei di forestali caduti in servizio.
militi forestali che persero la vita nella guerra d’Africa. Panfilo Di Gregorio era nato a Cansano (Aq) nel 1908.
Tra questi, anche Abramo Zanette, medaglia d’argento Ottenuta la licenza tecnica nell’Istituto Tecnico di Sul-
al valor militare alla memoria con la seguente motiva- mona, a 19 anni era entrato allievo nella Scuola della
zione: “Sempre presente ove maggiore erano il pericolo e Milizia Forestale di Cittaducale e ne era uscito milite
l’insidia nemica, durante un contrattacco sferrato contro le assegnato alla Legione Firenze. Dopo aver prestato ser-
infiltrazioni avversarie, in un furioso corpo a corpo cadeva vizio anche presso la Legione di Brescia, era stato am-
colpito a morte.- Vallone Zanette, 20 Gennaio 1936 XIV”. messo alla Scuola allievi sottufficiali di Vallombrosa
La figura più rilevante tra i caduti nei combattimenti dalla quale era uscito, nell’agosto 1935, Vice Brigadiere.
in Africa Orientale fu però quella di Panfilo Di Grego- Partito per la Somalia con la Coorte Volontaria mobi-
rio (vedi Notiziario Storico N. 6 Anno III, pag. 32), me- litata, morì nella notte tra il 20 e il 21 gennaio 1936 nei
daglia d’oro al valor militare, a cui è intitolato anche il pressi di Daua Parma (fiume affluente del Giuba, fra
cortile porticato della Scuola di Cittaducale e in me- Etiopia e Somalia), località poi denominata Colle Di
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV 51