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CRONACHE DI IERI
Il Capitano
Salvatore Frau,
comandante della
Compagnia
Carabinieri Reali di
Campagna, catturò
numerosi briganti,
tra cui il temuto
Antonio Maratea
detto Ciardullo
riusciti a individuare il covo del Ciardullo, ubicato su
un’alta collina non lontano da quel centro abitato. Il 18
giugno 1865 scattò l’operazione. Un drappello comandato
dall’ufficiale circondò il rifugio. I malfattori, braccati,
cercarono di guadagnare la fuga ma trovarono ogni
varco presidiato dai carabinieri. Seguirono spari da
ambo le parti. Poi l’assalto alla baionetta che pose fine di Campagna Salerno 18 giugno 1865”. Emblematico
alle velleità dei manigoldi. La maggior parte di essi l’episodio che avvenne a Centola ove fu organizzato,
rimase esanime sul terreno. I restanti dovettero accettare come diremmo oggi, un piano coordinato di controllo
la resa. Furono sequestrate numerose armi, munizioni e del territorio tra le Stazioni confinanti e le altre forze
una grande abbondanza di vettovaglie. Al Capitano militari. La locale Stazione era comandata dal Brigadiere
Frau fu concessa con R. D. del 31 ottobre 1865 la a piedi Bonaventura Quaglia. Questi, durante vari
Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia con la servizi perlustrativi, venne a conoscenza da alcuni con-
seguente motivazione: “Per l’intelligenza e sagacia nel tadini depredati di una banda di sette briganti che si
dirigere le forze che concorsero alla spedizione contro il capo aggirava in quelle campagne. Con il passare delle setti-
brigante Gargiulo e sua banda composta da dieci briganti, mane le denunce di furti e razzie commesse dai sette
e per il coraggio a sangue freddo dimostrato nell’attacco e banditi si moltiplicarono e indussero il Quaglia a
cattura della medesima e del capo stesso. Valla Romanella chiedere aiuto al Maresciallo d’Alloggio Luigi Brocci,
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IV 61