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CRONACHE DI IERI
IL NUCLEO CARABINIERI PER LA REPRESSIONE DEL BRIGANTAGGIO
Il 14 gennaio 1946 fu costituito e iniziò a funzionare il Nucleo Carabinieri per la repressione
del brigantaggio, articolato su quattro settori dislocati ad Aversa, Casoria, Nola e Torre
Annunziata. Il Nucleo era composto da un Capitano comandante, quattro comandanti di
settore e 140 tra sottufciali comandanti di squadra e militari di truppa. Della sua costituzione
fu incaricato il Capitano Salvatore Giordano. Fin dall’inizio i militari, senza distinzione di
grado, si impegnarono in una nobile e appassionata gara con l’obiettivo di liberare le
popolazioni locali afitte dalla delinquenza, dall’incubo delle angherie, dalle violenze e dai
soprusi di ogni genere. I militari diressero la loro attività contro i numerosi fuorilegge che da
più tempo vivevano indisturbati con i proventi di rapine ed estorsioni, recuperarono ingenti
quantitativi di materiale sia italiano che alleato trafugato, per un valore complessivo di
diverse decine di milioni di lire, sequestrarono armi e munizioni, contribuendo a ristabilire la
sicurezza degli stradali e degli abitati. Spesso i militari dovettero sostenere confitti con la
delinquenza per imporre il rispetto della legge. Altre volte il loro intervento fu provvidenziale
per impedire che turbative dell’ordine pubblico sfociassero in aperte ribellioni.
RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE DI ATTIVITÀ
438 ARRESTI
397 PERSONE DENUNCIATE
17.955 PERQUISIZIONI PERSONALI
1.484 PERQUISIZIONI DOMICILIARI
8.659 AUTOMEZZI CONTROLLATI
557 FERMI
UNA FOTO IN UNIFORME DA SOTTOTENENTE DI SALVATORE GIORDANO,
L’UFFICIALE INCARICATO DELLA COSTITUZIONE DEL NUCLEO
partenopea potrà continuare a nasconderlo per molto del brigantaggio di Casoria, si appiattano nei pressi
nel suo ventre. Alla già lunga lista dei gravi delitti della bottega. A mezzogiorno del 19 luglio, come
commessi, se n’è ora aggiunto un altro, il più orribile, previsto, il bandito è davanti lo studio fotografico. Si
un omicidio. Solo, senza denaro, senza sostentamento, accorge della presenza dei militari. Estrae dalla tasca
non potrà che cercare di lasciare l’Italia. Per l’espatrio una pistola automatica americana. E’ carica di otto
gli occorreranno documenti falsi, una nuova identità. colpi. E’ la stessa che ha ucciso il Carabiniere Vella.
L’intuizione degli inquirenti si rivela giusta; si viene a Non fa in tempo a sparare, Commone e Dino gli sono
sapere che il ricercato si è recato in via Vergini, nel addosso. Dopo una lunga e violenta colluttazione i due
rione Sanità, presso lo studio di un fotografo. E il Di carabinieri hanno la meglio. Lo disarmano. Lo catturano.
Bernardo, si sa, dovrà pure ritirare le fotografie non E’ fatta. Con l’arresto del capo, la banda è ormai
appena saranno pronte. Non resta che attenderlo. Per sgominata. Un sospiro di sollievo per la popolazione e
tredici giorni consecutivi, i Carabinieri Nicola Commone l’Encomio Solenne per tutti i militari che hanno parte-
della Stazione di Giugliano e provvisorio alla Stazione cipato all’operazione.
di Casoria, e Carmelo Dino, del settore per la repressione Simona Giarrusso
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IV 83