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PAGINE DI STORIA
LA MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE
Il re Carlo Alberto, non appena informato dell’atto
estremo di fedeltà compiuto del Carabiniere Scapaccino,
decise l’8 febbraio, di onorarne la memoria conferendogli
la Medaglia d’Oro al Valor Militare, una decorazione
istituita soltanto l’anno precedente e concessa per la
prima volta nell’ambito dell’intera Armata Sarda. Questa
ne fu la motivazione:
Per avere preferito di farsi uccidere dai fuoriusciti, nelle mani
dei quali era caduto, piuttosto che gridare “viva la repubblica”,
a cui volevano costringerlo, gridando invece “Viva il Re”.
Ponte des Echelles, 3 febbraio 1834.
Il sovrano mutò appositamente i criteri di concessione
della decorazione, che non avevano previsto il caso di
un’attribuzione “alla memoria”, stabilendo inoltre che
l’annesso premio annuo (“sopra soldo”) di lire 100, spet-
tante al decorato, fosse assegnato ai genitori del militare
CARABINIERE M.O.V .M. GIOVANNI BATTISTA
caduto.
SCAPACCINO, OLIO SU TELA DI RICCIOTTI D’ERAMO,
Il 12 febbraio il primo Segretario di Guerra e Marina MUSEO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
(l’odierno Ministro della Difesa) diramava un ordine del
giorno in cui il gesto era additato ad esempio a tutti i mi-
litari del regno: esposizione del fatto! Stupendo è l’esempio! …. solo dirovvi
“Il carabiniere a cavallo Giovanni Battista Scapaccino I, na- che l’ottimo Sovrano volle che la Medaglia d’Oro, che a sì gran
tivo di Incisa, provincia d’Acqui, d’anni 32, ritornava da diritto spettata sarebbe allo Scapaccino, se un miracolo salvata
Chambéry alla sua stazione di Echelles nella notte delli 3 cor- gli avesse la vita, concessa sia alle onorate sue ceneri, e passi
rente. Ignaro dell’ivi occorso durante l’assenza di lui in ser- in perpetua proprietà della di lui famiglia. Siccome, poi, per
vizio, cadde sgraziatamente in mezzo alla banda essere egli morto celibe, non gli sarebbe applicabile l’annua
rivoluzionaria, che aveane invasa la caserma. Afferrate dai pensione, dal regolamento d’istituzione di tal distintivo con-
rivoltosi le redini del suo cavallo, gli venne minacciosamente cessa alla vedova ed ai figli del militare fregiato, … vi derogò
intimato di riconoscere la loro bandiera, e salutarla cogli ev- espressamente ordinando che passi ai genitori di lui, Biagio
viva alla repubblica, ch’essi pretendevano di sostituire al go- Scapaccino e Margherita Allia, vita loro natural durante.
verno del Re. La morte era cosa certa, istantanea, inevitabile Militari piemontesi, in qualunque circostanza si presenti, nel
se nol facea! Macchiavasi il suo onore s’ei cedeva! … Questo momento del massimo periglio ricordatevi del prode carabi-
valoroso soldato non esitò un istante! Il grido di “Viva il re” niere che non dubitò d’incontrare morte certa, anziché man-
ch’ei lanciò animoso, suggellò la sua incorruttibile fede, e fu il care al suo onore e tradire neppure col labbro la propria fede”.
segnale del suo eccidio! Due colpi di fucile gli schiusero la Il giorno 27 febbraio, nel corso di una solenne messa da
tomba dei prodi, ed innalzarono per sempre glorioso il nome requiem nella chiesa parrocchiale di Incisa, la medaglia fu
di lui. … Militari d’ogni grado e d’ogni arma! Eroico è il dapprima appuntata al tumulo eretto in luogo del feretro
tratto! Ogni tessuto di squisita lode troverebbesi sempre de- e fu consegnata poi, al termine della funzione religiosa,
ficiente al paragone del senso interno che desta la semplice ai familiari del carabiniere.
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