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CRONACHE DI IERI
Settanta anni fa, nell’estate del 1948, grazie
alle serrate indagini dell’Arma, venivano
ritrovati i corpi martoriati dei conti Manzoni
Ansidei di Lugo di Romagna, scomparsi
tre anni prima in circostanze poco chiare
ell’estate del 1948, grazie alle serrate mente in America perché compromessi con il regime
indagini dell’Arma, venivano ritrovati i nazifascista. Sulla strage dei conti Manzoni hanno
corpi martoriati dei conti Manzoni An- scritto firme storiche del giornalismo come Enzo Biagi
sidei di Lugo di Romagna. La contessa e Indro Montanelli. Del caso si era occupato all’inizio
NBeatrice, i figli Giacomo detto Minuccio, degli anni ’50 il sacerdote e giornalista Lorenzo Bedeschi
Luigi e Reginaldo, nella serata del 7 luglio 1945, erano in ‘Malefatte della Rossa Emilia’, pubblicato dalle edizioni
stati prelevati assieme alla fedele domestica Francesca Abes di Bologna con la prefazione dell’allora Arcivescovo
Anconelli, dalla villa di Frascata di Lugo e trasportati di Ravenna, il futuro cardinale Giacomo Lercaro. “I
nel podere Limona a Villa Pianta di Alfonsine, luogo conti Manzoni – scrive don Bedeschi – vennero fatti
della spietata esecuzione e dell’occultamento dei cadaveri. fuori per motivi di classe. A quell’epoca nelle cellule si
Gli assassini avevano soppresso anche il cane dei conti, discuteva se fare fuori prima i preti o i padroni”.
un bellissimo setter irlandese, che aveva voluto seguire Ed ecco i fatti in breve. Una squadra composta da
i suoi padroni; temevano evidentemente che, lasciato quattro uomini fa irruzione nella villa Frascata, già cir-
libero, l’animale potesse far scoprire il feroce delitto. A condata dai complici, e preleva i presenti, la contessa, i
ricevere la ‘dritta’ sul luogo della sepoltura sommaria tre figli e la domestica, costringendoli a salire su un’auto
delle vittime del feroce eccidio era stato il Sottotenente che li conduce a Voltana, località a pochi chilometri da
Vincenzo Varano, protagonista della Resistenza nella Lugo, dove viene celebrato un sommario processo da
provincia di Frosinone e da pochi mesi comandante parte di un “tribunale del popolo”. Così scrive don Be-
dell’allora Tenenza di Alfonsine. L’Arma, non appena deschi: “La contessa e la donna di servizio furono ‘massacrate
venuta a conoscenza della scomparsa della famiglia, si come cagne’. Lo dimostrano le ossa ritrovate spezzate”. I
era immediatamente attivata nelle ricerche; per tentare poveri resti delle cinque vittime verranno occultati nei
di ostacolare le indagini, erano state messe in circolazione fortini serviti ad una batteria d’artiglieria nel vicino
anche voci che davano i conti allontanatisi volontaria- fondo Miccoli.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III 71