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CRONACHE DI IERI





                                                                         Nell’operazione è
            altri due individui; forse proprio Cimino e Torreggiani.
            Viene attuata una minuziosa ricognizione della zona.
            A Nord-Ovest la valle dell’Insugherata, a Nord-Est la    previsto l’impiego di
            macchia boscosa di Santo Spirito, a Sud un’area di co-
            struzioni intensive. La morfologia del territorio potrebbe
            favorire il dileguarsi dei banditi dopo un’eventuale fuga  circa 300 militari. Il
            dalla  casa.  Vicino  allo  stabile  sorgono  diverse  altre
            piccole abitazioni che potrebbero essere pericolosamente   Comandante della
            coinvolte in un probabile conflitto a fuoco. Nell’operazione
            è previsto l’impiego di circa 300 militari. Il Comandante
            della  Legione  suddivide  la  zona  in  diversi  settori  Legione suddivide la
            operativi.  Una  cerchia  esterna,  costituita  da  trenta
            mando dei Tenenti Luigi Emilio Masina e Salvatore zona in diversi settori
            “Giulia Alfa Romeo” del Nucleo Radiomobile, al co-

            Toma.  Una  cerchia  intermedia,  con  collegamento  a
            vista, composta da militari in abito civile, integrati da     operativi. Regola
            altri  in  uniforme,  al  comando  del Tenente  Giovanni
            Gullo.  Un  gruppo  d’attacco  di  diciotto  militari  di    numero uno: non
            provata esperienza supportati da sei unità cinofile, sotto
            la responsabilità del Tenente Colonnello Gaetano Sco-        sparare e cercare
            lamiero, e articolato in due nuclei, uno operante sulla
            destra, al comando del Capitano Giuseppe Vitali, co-
            mandante del Reparto Operativo del Gruppo Roma I              di arrestare, vivi,
            e l’altro, sulla sinistra, agli ordini del Tenente Mariano
            Ceniccola, comandante della Tenenza Roma Montesacro.                    i banditi
            La zona deve essere delimitata e isolata per evitare l’af-


                                                                    flusso di curiosi, per garantire la sicurezza degli abitanti
                                                                    e per creare una rete di collegamenti che tenga costan-
                                                                    temente  al  corrente  il  comandante  sui  movimenti
                                                                    sospetti di civili e sullo sviluppo delle fasi dell’operazione.
                                                                    L’area di un’eventuale sparatoria deve restare limitata
                                                                    esclusivamente  al  covo  dei  ricercati.  Il  servizio  va
                                                                    eseguito alla luce dell’alba, in modo da operare a vista,
                                                                    per la sicurezza degli uomini e affinché un eventuale
                                                                    conflitto a fuoco possa essere sostenuto e condotto a
                                                                    ragion veduta. Bisogna azzerare, con l’impiego dei qua-
                                                                    drupedi,  ogni  possibilità  che  i  banditi  sfuggano  alla
                                                                    cattura. Regola numero uno: non sparare e cercare di
                                                                    arrestare, vivi, i banditi.
                                                                    L’operazione viene fissata per le 6:30 del 7 marzo. Alle
                                                                    2:00 i militari già affluiscono nel punto di concentramento.
                   PATTUGLIA AUTOMONTATA                            In  silenzio,  assumono  le  posizioni  assegnate.  All’ora
                   DEL NUCLEO RADIOMOBILE
                                                                    prefissata bussano alla porta del rifugio. L’uscio si apre.



            66 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III
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