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CRONACHE DI IERI












            divisa dell’Arma. Varano, nato a San Floro in provincia
            di Catanzaro nel 1892, aveva preso parte alla Grande
            guerra, distinguendosi in particolare per le doti inve-
            stigative in operazioni di cattura di latitanti e disertori.
            Nel 1941, con il grado di maresciallo, è destinato al
            comando  della  Stazione  di  Arpino,  in  provincia  di
            Frosinone, dove viene sorpreso dall’armistizio dell’8
            settembre. In mancanza di direttive, Varano decide di
            recarsi a Roma indossando la divisa; ha sempre rac-
            contato  al  figlio  Arrigo  dell’incontro  nella  Capitale
            con una donna che lo aveva messo in guardia: “Mare-
            sciallo, ci sono i tedeschi che portano via tutti i carabinieri”.
            Varano  tornò  ad  Arpino  con  indosso  un  soprabito
            donatogli  da  quella  sconosciuta  signora.  D’accordo
            con  i  suoi  militari,  il  sottufficiale  entra  a  far  parte
            della ‘Banda Arpino’, comandata dal Tenente Colonnello
            del Genio Alceo Armenante, che aveva tra gli obiettivi
            il soccorso dei prigionieri alleati in fuga dai tedeschi.  LA CONTESSA BEATRICE, PRESIDENTESSA INTERNAZIONALE
            Varano era vice comandante della Banda per la zona        DELLA CONGREGAZIONE DI SAN VINCENZO DE PAOLI DI LUGO
            Parravano, in stretta intesa con il Sottotente dell’Arma
            Vincenzo Pallisco, responsabile per la zona di Mon-     Germania, mentre il maresciallo Varano sarà condannato
            tenero.  La  Banda  Arpino  era  collegata  a  quella  del  a morte con l’accusa di furto, alto tradimento e costitu-
            Generale  Caruso.  Varano  aveva  conosciuto  l’alto    zione di banda armata.
            ufficiale  alla  fine  degli  anni  venti  in  Calabria,  dove  Durante la carcerazione aveva rifiutato di fare i nomi
            allora prestava servizio.                               dei componenti la banda e di indicare i luoghi di oc-
            Caruso, nato a Casole Bruzio in provincia di Cosenza,   cultamento delle armi. Per il suo fermo comportamento
            era proprietario di terreni coltivati; qualcuno per spregio  il sottufficiale verrà ripetutamente torturato e oltraggiato.
            o dispetto aveva vandalizzato le viti. Varano era riuscito  “Mio padre – ricorda commosso il figlio Arrigo – riac-
            a scoprire i responsabili guadagnandosi la fiducia del-  quistata la libertà pesava appena 30 chili e patì le conseguenze
            l’ufficiale,  che  lo  incaricherà  poi  di  occuparsi  di  un  di quei maltrattamenti per il resto dei suoi giorni”. Varano
            efferato delitto. Nel 1930, a Pedace, sempre in provincia  era riuscito a fuggire il giorno prima dell’esecuzione as-
            di  Cosenza,  erano  stati  uccisi  il  tabaccaio  e  i  suoi  sieme ad altri reclusi. Terminate le ostilità era tornato
            congiunti. Varano indagherà attivamente per circa due   al Comando della Stazione di Arpino, poi, con decreto
            mesi, entrando in confidenza con la popolazione e fin-  del Capo provvisorio dello Stato veniva nominato sot-
            gendosi anche dedito al vino e al gioco. Gli assassini  totenente di complemento con anzianità assoluta dal
            saranno assicurati alla legge e la refurtiva recuperata. Il  30 settembre 1945. Dopo un breve periodo di comando
            brillante esito delle indagini procurerà a Varano un en-  interinale della Tenenza di Cassino e una serie di tra-
            comio  solenne.  Tornando  alle  vicende  della  Banda  sferimenti, Vincenzo Varano, il 4 marzo 1948 diviene
            Arpino, i componenti verranno poi catturati dai tedeschi  comandante dalla Tenenza di Alfonsine. Arrigo Varano
            grazie a una delazione e rinchiusi nel carcere dell’Aquila.  racconta di aver sentito più volte il padre rammaricarsi
            Un brigadiere e due carabinieri verranno deportati in   di non essere ricordato nella soluzione del caso Manzoni.



            74 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III
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