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PAGINE DI STORIA
CASA COLONICA, PODERE 2922 AD APRILIA (DA “LA PALUDE, LITTORIA,
I GRATTACIELI. FASCISMO E POSTFASCISMO”, T. STABILE, P. 228)
del Paese, l’opera fu però anche ritenuta distruttiva di c’è l’acquitrino […]. Per sconfiggere la malaria è
un ecosistema unico al mondo, soprattutto per le necessario prosciugare gli acquitrini non abbattere i
rarissime specie faunistiche che vivevano nelle Paludi boschi». Questo pensiero, condiviso da diversi tecnici,
Pontine. La preoccupazione di tutelare l’habitat fu già fu alla base dell’attività di salvaguarda di ciò che restava
espressa durante i lavori di bonifica; il naturalista Lino della “Selva di Circe”, circa 3.000 ettari degli originali
Vaccari (uno dei promotori del parco d’Abruzzo, primo 11.000 esistenti prima della bonifica.
parco nazionale italiano istituito nel 1922) così si Nel 1933, l’allora comandante della Milizia Nazionale
espresse in merito: «Conosco tutte le ragioni che si Forestale, il Generale Augusto Agostini, supportato
portano in campo: malaria, bonifica integrale, lavoro dall’azione politica dei fratelli Bastianelli, il senatore
assicurato per un numero grande di persone, ecc., ma Raffaele e malariologo Giuseppe, si rese promotore di
so che ad una ad una tutte queste ragioni vennero un’iniziativa per la creazione di un parco nazionale. La
smontate da tecnici di primo ordine, che conoscono i proposta venne accolta da Mussolini il quale, proprio
luoghi e le loro possibilità. La malaria esiste, purtroppo, in quell’epoca, aveva lanciato il motto di propaganda
nella zona, ma vi esiste non perché ci sia il bosco, come silvana: «io amo gli alberi, difendeteli, vi aiuterò a di-
si va dicendo per giustificare la distruzione, bensì perché fenderli». Con Regio Decreto n. 285 del 25 gennaio
54 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III