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PAGINE DI STORIA
Il XIX Battaglione Carabinieri Reali
Mobilitato fu istituito il 25 aprile 1941 presso
il centro di mobilitazione della Legione
di Bari, per affiancare le “Grandi Unità”
dell’Esercito Italiano impegnate nelle
operazioni militari in Africa Settentrionale.
L’organico iniziale del reparto era costituito
da dodici ufficiali, cinquantuno sottufficiali
e circa cinquecento carabinieri distribuiti su
tre Compagnie e una Squadra Comando
nelle proprie cabine per riposare. Dopo aver navigato disegnando una circonferenza sulle onde. Un altro
ancora per qualche ora, alle quattro del mattino del siluro lanciato poco dopo aveva colpito l’Oceania allo
giorno seguente (18 settembre), a circa ottanta miglia scafo senza però causare gravi danni. Il Comandante
dalla costa libica, il personale imbarcato sulla Neptunia diede subito l’ordine di far trasbordare le truppe su un
avvertì, nel buio della notte, un boato che fece traballare cacciatorpediniere di scorta. Solo il Vulcania era
l’intero transatlantico. Al primo scoppio seguirono riuscito a sfuggire all’attacco e a proseguire la navigazione
ulteriori deflagrazioni. Smarrimento, paura e incredulità a tutta velocità scortata da un cacciatorpediniere. Frat-
erano leggibili sui volti dei membri dell’equipaggio e tanto la situazione sul Neptunia diventava sempre più
dei passeggeri. Cosa stava avvenendo? Da dove pro- complessa. Gli imbarcati, percependo il pericolo, ini-
venivano quelle esplosioni? ziarono a reagire in maniera scomposta, creando molta
Navigando in profondità senza essere avvistati, i som- confusione. In pochi istanti l’acqua penetrò ovunque:
mergibili nemici avevano intercettato le navi italiane nella stiva, tra le cabine, nella cambusa, in ogni angolo
e da una distanza di quattro miglia avevano lanciato dello scafo. Armi, munizionamento, oggetti di corredo
contro il convoglio navale alcuni siluri. Il primo, e tutto il materiale imbarcato furono in breve raggiunti
scagliato dall’Undervold, aveva colpito proprio la Nep- e sommersi dall’acqua. Ma il disastro che andava deli-
tunia, causando danni irreparabili allo scafo, alle paratie neandosi doveva assumere contorni ancor più dram-
e all’impianto elettrico. Il timone non rispondeva più matici. Prima che gli uomini potessero raggiungere le
ai comandi e la nave aveva iniziato a virare lentamente scialuppe per il trasbordo, furono raggiunti anch’essi
40 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III