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PAGINE DI STORIA
IL CACCIATORPEDINIERE ANTONIO DA NOLI A VENEZIA NEGLI ANNI TRENTA
un mese tra nascondigli di fortuna, i trenta carabinieri mente ad anestesia locale con preparazione morfinica.
superstiti, agli ordini del Sottotenente Corrado Basagni, Durante tutto l’intervento chirurgico, il sottufficiale
furono catturati e condotti in un campo di prigionia. fu sempre cosciente dando prova di forza e coraggio
Il 24 novembre 1941, verso le ore 14, durante una tanto da destare l’ammirazione di tutti i sanitari e del
perlustrazione a circa 15 Km dalla base del comando personale di assistenza. Al termine degli interventi
italiano, un plotone del Battaglione fu mitragliato da operatori, che gli costarono anche l’amputazione del-
un aereo nemico che volava a bassa quota. Tutti riu- l’avambraccio destro, a gesti e con un filo di voce il
scirono a evitare le raffiche di mitraglia tranne il Vice Vannazzi chiese “carta e matita” e con la mano sinistra
Brigadiere Vannazzi che purtroppo fu colpito in pieno. stentatamente scrisse: “Viva l’Italia - Grazie -”. Nel
Il sottufficiale fu prontamente trasportato con un corso delle operazioni militari persero la vita in seguito
auto-furgoncino dal Carabiniere Pasquale Fronda a bombardamenti e mitragliamenti di aerei nemici
presso l’ospedale da campo ove fu sottoposto a intervento anche i Carabinieri del XIX Battaglione: Antonio
operatorio per la ricostruzione di tutta la zona man- Scorrano (deceduto il 14 novembre 1941); Vincenzo
dibolare. Date le gravi condizioni del sottufficiale non Galizia e Vito Martoscia (deceduti il 18 dicembre
fu possibile ricorrere a narcosi generale ma semplice- 1941); Demetrio Sasso (deceduto il 1° gennaio 1942);
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO III 43