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CRONACHE DI IERI
L’AGENTE DI CUSTODIA DECORATO DI M.A.V.M. SALVATORE RAP
IN UN’ILLUSTRAZIONE DI G. DI STEFANO
di molto sangue, rimase eroicamente al suo posto fino
a quando non gli fu imposto dai suoi superiori di
ritirarsi per essere trasportato in ospedale. Prima di
salire sull’ambulanza il Carabiniere Gremmo riuscì a
parlare con il comandante del Battaglione che lo aveva
raggiunto per sincerarsi delle sue condizioni. Sereno e
per nulla preoccupato, il carabiniere manifestò tutta la
sua soddisfazione per aver compiuto il proprio dovere
fino in fondo contribuendo a impedire lo sfondamento
verso l’esterno del carcere da parte dei detenuti.
L’esemplare comportamento tenuto nella difficile cir-
costanza dal giovane carabiniere spinse il comandante
della Legione di Milano, il Colonnello Italo Nuzzolo,
a proporlo subito per l’attribuzione di un encomio
solenne con la seguente motivazione: “In occasione di
grave ammutinamento di detenuti in carcere giudiziario,
comandato di guardia ad un cancello interno dello stabi-
limento, benché ferito ad una gamba da colpo di moschetto
sparato da rivoltosi, restava al proprio posto e, ai superiori
sopraggiunti a dargli il cambio, esprimeva con fermo e
sereno contegno la sua soddisfazione per il dovere compiuto”.
Milano, 25 aprile 1946.
La proposta di ricompensa giunse dopo otto giorni alla
1^ Divisione Carabinieri Pastrengo. Il Generale di
Brigata Ernesto Sannino, comandante della Divisione,
visionata la proposta di encomio, la trasmise subito al
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri unitamente
ad una proposta per un premio in denaro di lire 1.500.
Il 9 luglio, l’allora Comandante Generale dell’Arma,
lanza, nel carcere i rivoltosi si stavano riorganizzando Brunetto Brunetti, decise di attribuire personalmente
per compiere un ennesimo tentativo di fuga sfondando l’encomio solenne al Carabiniere Gremmo in conside-
il dispositivo di sicurezza proprio nel punto presidiato razione “del particolare attaccamento al dovere dimostrato
dal Carabiniere Gremmo e dai suoi colleghi. nella circostanza”.
Verso le ore 12, dopo aver divelto alcune porte, un Grazie al comportamento deciso e fermo del Carabiniere
gruppo di detenuti ebbe accesso al corridoio che portava Gremmo, al sacrificio dell’Agente Rap e al lavoro di
al cancello difeso dal Gremmo e, senza molti scrupoli, tutti coloro che intervennero in quei bollenti giorni al
iniziarono a sparare raffiche di mitra e colpi di moschetto carcere San Vittore, si riuscì ad evitare il peggio e a ri-
all’indirizzo del carabiniere. Il militare rispose al fuoco portare l’ordine nell’istituto di pena senza ulteriori gravi
senza esitazione ma un colpo di moschetto lo colpì ad conseguenze.
una gamba. Gremmo, nonostante la ferita e la perdita Enrico Cursi
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III 73