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A PROPOSITO DI...
Nucleo Radiomobile della Aiosa che nel frattempo, con
Compagnia. Era sposato e gli altri sottoposti, aveva deciso
per tre volte papà. Nella di seguire gli altri quattro.
tarda sera del 17 maggio Compresa la gravità del-
1977 a Porto San Giorgio, l’evento, rotti gli indugi,
nei pressi del ristorante l’ufficiale si decise a fer-
Il Caminetto, accadde mare anche gli uomini
che il suo Comandante di questo gruppo e con
di Compagnia, il Ca- l’arma in pugno si avvi-
pitano Rosario Aiosa, cinò loro velocemente,
notò scendere da un’au- distanziando i sottoposti
tovettura Volvo di gros- che erano con lui, ma
sa cilindrata sei persone uno dei quattro gli esplo-
che poi entrarono nel se contro vari colpi di
ristorante. L’Ufficiale, pistola che lo ferirono in
intenzionato ad identi- modo grave. L’Ufficiale
ficarli per il loro atteg- ebbe lo stesso la forza di
giamento sospetto, rien- reagire alla minaccia fred-
trato in caserma e raccolto dando il malvivente mentre
il personale disponibile, ri- gli altri si davano alla fuga. I
tornò con questo sul posto, ma tre, a notte inoltrata, furono poi
rimanendo in posizione riservata intercettati a Civitanova Marche
per studiare il piano d’azione. Dopo L’APPUNTATO da personale della Radiomobile;
ALFREDO BENI
alcune ore il gruppo di uomini uscì purtroppo nel conflitto a fuoco che ne
dal locale. Si salutarono e quattro di essi scaturì per tentarne la cattura perse la vita
s’incamminarono verso la stazione ferroviaria, il Maresciallo Sergio Piermanni, ma la reazione
mentre gli altri due si diressero verso l’auto che prima di fuoco dei militari e dello stesso Piermanni decretò la
avevano lasciato parcheggiata. Non appena saliti a morte di tutti i banditi.
bordo e senza ancora avviare il motore questi si videro Alla fine di questa tragica lotta tra malavitosi e tutori
d’un tratto circondati da tre militari. Senza batter ciglio della legge, che ebbe ampio risalto da parte degli organi
uno dei due mise mano a una pistola esplodendo vari d’informazione, si contarono quattro banditi morti e
colpi che ferirono gravemente il Brigadiere Valemiro due militari caduti nell’adempimento del servizio. Nella
Di Toro. L’Appuntato Beni nell’intenzione di evitare relazione redatta dall’allora Legione Carabinieri di An-
che il malvivente continuasse a sparare contro il sottuf- cona si legge: «… che il gesto dell’Appuntato Beni ha
ficiale rimasto a terra e scongiurare gravi conseguenze toccato i vertici del più puro eroismo. Il suo generosissimo
si fece avanti esplodendo anch’egli dei colpi, ma la sua slancio, per evitare che la furia omicida del delinquente,
generosa azione gli fu fatale: un proiettile lo colpì mor- continuasse ad accanirsi contro gli altri militari, per esaurirsi
talmente in pieno petto. L’omicida riuscì a scappare, fa- tutta e solo contro la sua persona, lo accomuna, nella
vorito dal buio, mentre il complice venne bloccato. Le suprema rinuncia, alle più gloriose figure di eroi della
deflagrazioni dei colpi vennero udite dal Capitano nostra Istituzione». Alla memoria dell’Appuntato Beni
76 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III