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CRONACHE DI IERI





                    Grazie al fiuto



                 investigativo del


               Capitano Locori e                                    per  pistola  modello  ‘34  del  Carabiniere  Russo,  una
                                                                    scatola di cartone contenente cartucce per carabina, una
                                                                    giberna per munizioni, una fondina per pistola modello
               degli uomini della                                   ‘89, diversi pacchetti di esplosivo, una custodia di tela

                                                                    per infermiere con pinza e ferro chirurgico, uno scovolino
                   sua squadra fu                                   e, infine, vari tipi di munizioni. In un altro crepaccio
                                                                    adiacente furono trovati un moschetto automatico russo
                                                                    con  caricatore  a  disco  e  un  fucile  tedesco  modello
             possibile ricostruire                                  “1889”.  In  un  terzo  crepaccio  furono  rinvenuti  il

                                                                    moschetto del Carabiniere Innamorati, carico di cinque
                      il movente e                                  colpi e tre caricatori completi. Successivamente, nascosto
                                                                    sotto un tombino della strada sempre nelle pertinenze
                                                                    dell’abitazione del Siri, fu rinvenuto anche il moschetto
                l’esatta dinamica                                   appartenente al Carabiniere Russo carico con 5 colpi. Il

                                                                    10 agosto in un fienile in località Villagrande di Luceto,
                         del triplice                               di proprietà di certo Sebastiano Rossi, furono rinvenuti
                                                                    due porta caricatori di tela contenenti uno tre serbatoi
                           omicidio                                 per “Machinenpistole” e l’altro due per “Sten”, tutti con
                                                                    pochi colpi. Le indagini successive e le perizie balistiche
                                                                    accertarono che si trattava del munizionamento delle
                                                                    armi utilizzate per uccidere i tre carabinieri.
                                                                    Alla cattura mancava ancora il capo banda. Francesco
            Frattanto  le  salme  dei  carabinieri  uccisi  una  volta  Siri si era rifugiato presso un ovile in località Rocca del
            riesumate,  erano  state  trasportate  all’obitorio  di  San  Foo del Monte Pidocchio ed era riuscito a far perdere per
            Martino di Genova. Il 7 di agosto si svolsero i funerali  qualche giorno le proprie tracce. Da qui probabilmente
            alla presenza del Prefetto, di un Ufficiale della Polizia  stava organizzando la fuga all’estero. Il mattino del 23
            Alleata  e  delle  altre  maggiori  autorità  provinciali  e  agosto, il Brigadiere Giovanni Montefinale l’avvistò nei
            cittadine. Il Comune di Genova fece scortare il corteo  pressi  del  monte  e  iniziò  a  seguirlo  con  tre  dei  suoi
            funebre da agenti in bicicletta e da un plotone d’onore  uomini. Giunto nei pressi di un incrocio il sottufficiale
            di  vigili  urbani  in  grande  uniforme.  Durante  quella  dispose i sui carabinieri in modo da bloccare ogni via di
            stessa mattina la squadra del Capitano Locori rintracciò  fuga. Vistosi braccato il Siri cercò di fare fuoco con la
            e arrestò il Bozzano e il Pizzorno. Il 10 successivo fu la  sua Pistola Browing cal. “9”, ma fu bloccato e disarmato
            volta del Piccardo. Gli ordini d’arresto furono emessi  dai militari.
            dal Governo Militare Alleato dopo, chiaramente, aver    Tutti gli arrestati furono sottoposti a interrogatorio. Dai
            valutato le informative dei Carabinieri.                riscontri incrociati fu possibile stabilire con precisione
            Durante le ricerche dei colpevoli, in località Madonnetta  quel che avvenne la sera del 1° agosto. La minuziosa ri-
            di Fabbriche, nei pressi dell’abitazione del Siri, in un cre-  costruzione della dinamica del triplice omicidio, fatta
            paccio al di sotto del livello della strada furono rinvenute  dal  Capitano  Locori,  fu  fondamentale  per  ottenere
            due cassette in legno per ordigni contenenti trentasei  giustizia e far comprendere il movente. A commettere
            bombe a mano del tipo “oct”, la bandoliera con la fondina  materialmente l'efferato crimine era stato Liborio Piazza.



            66 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III
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