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CRONACHE DI IERI
PALAZZO FARNESE, SEDE DELL’AMBASCIATA FRANCESE A ROMA
OPERAZIONE “RIGOLETTO”
Quello messo a segno dal Capitano Scordino nel Lais, fu incaricato il giovane e promettente Tenente
maggio del 1940 non fu l’unico “colpo” da questi tirato Scordino. Dopo qualche giorno di appostamento nei
alla Marina francese. Il nostro Capitano Scordino fu pressi dell’Ambasciata francese, effettuato insieme al
protagonista di un’altra rocambolesca vicenda di spio- parigrado Bracco, Scordino si convinse che l’unica
naggio, con la quale la Regia Marina replicò l’operazione maniera di poter accedere a quella sede diplomatica in
che, nel febbraio del 1917, aveva portato ad annientare maniera occulta era quella di guadagnarsi la complicità
la rete di spie assoldate in Italia dal capo del servizio di del portiere italiano che ne sorvegliava l’accesso. Scordino
spionaggio della Imperial Regia Marina austro-ungarica: cominciò quindi a passare regolarmente davanti al
il cosiddetto “Colpo di Zurigo”. portone dell’Ambasciata non mancando di salutare,
Stavolta, a essere violata dagli uomini del Servizio ogni volta, il portiere. Finalmente, un giorno, i due si
Segreto della Marina, sarebbe stata la cassaforte del- presentarono e, in breve, nacque tra loro una piacevole
l’Addetto navale presso l’Ambasciata di Francia a Roma. amicizia, alimentata dalla frequentazione delle rispettive
Della rischiosa operazione, ideata dall’allora capo del famiglie la domenica o nelle giornate di festa. Quando
S.I.S. della Marina in persona, ammiraglio Alberto l’amicizia tra i due si fu ben consolidata, Scordino
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