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CRONACHE DI IERI
conto era ormai troppo com- stesso Capitano Scordino),
promessa. Il suo amante a mettere le mani su im-
francese, che altro non era portanti documenti segreti
che un ufficiale della Ma- della Marina italiana tra
rine Nationale in servizio cui, guarda caso, proprio
presso il Deuxième Bureau, il cifrario che il servizio
non avrebbe esitato a de- segreto francese aveva cer-
nunciarla alle autorità ita- cato di acquisire tramite
liane se ella non avesse Cocozza.
L’AMMIRAGLIO
proseguito la sua attività ALBERTO LAIS A “Nono” – così si faceva
CAPO DEL S.I.S.
informativa per la Francia. chiamare il Deuxième Bureau
DALL’AGOSTO 1931
A Margherita non restò altro AL MARZO 1934 E, DI nella corrispondenza scam-
che continuare nella sua ri- NUOVO, biata con Margherita – non
DALL’OTTOBRE 1938
schiosa attività di spia che, co- AL GENNAIO 1940 tardò a farsi vivo chiedendo,
munque, i francesi le retribuivano prima di pagare l’alto compenso
generosamente. Così, per anni, Mar- richiesto dalla Gross, di vedere la
got aveva spedito “innocenti” cartoline copertina e la prefazione del cifrario.
al suo fidanzato d’oltralpe in cui non man- Scordino provvide a farle avere ai francesi
cava di raccontargli della sua passione per i piccoli nascondendole in una scatola di cioccolatini che
pennuti. Dietro innocue frasi come “Ho comprato due Margot provvide a consegnare a un corriere del Deuxième
cardellini” o “cinque passeri sono volati davanti alla mia Bureau. La “merce” fatta recapitare da Margot era
finestra”, Margot comunicava, in realtà, al Deuxième proprio quella così tanto ricercata dagli agenti segreti
Bureau l’arrivo nel porto di Napoli di due sommergibili d’oltralpe. La trappola abilmente tesa dal Capitano
e che cinque navi mercantili, invece, l’avevano appena Scordino stava dunque per scattare.
lasciato. Il vero salto di qualità come spia, però, Margot Fu concordato per metà maggio, poco prima dell’ingresso
lo aveva fatto quando, circuiti i due ufficiali di marina, in guerra dell’Italia, un incontro tra un emissario del
aveva iniziato a consegnare a Renè, capo maglia delle Servizio francese e la coppia di sedicenti amanti presso
spie francesi in Italia, le copie fotografiche d’importanti il Caffè Rosati di via Veneto a Roma. Alle 11 esatte del
documenti segreti della Marina. 22 maggio 1940, come previsto, il vice Console francese
Naturalmente Margherita fu immediatamente tratta di Lipari, Roger Eyraud, entrò nel Caffè romano con
in arresto da Scordino e condotta a Roma dove fu rin- 25.000 lire in contanti che avrebbe dovuto scambiare
chiusa nel carcere di Regina Coeli. Dopo un breve con la prima parte delle fotografie scattate dall’amante
periodo passato “dietro le sbarre” l’affascinante austriaca della Gross al cifrario italiano. Ma poco dopo aver ef-
decise di collaborare e, quando il Deuxième Bureau si fettuato lo scambio, il diplomatico francese fu arrestato,
mise nuovamente in contatto con lei, tramite una con sua grande sorpresa, dagli uomini del controspio-
cartolina postale scritta in codice, ella, d’accordo con naggio della Regia Marina.
Scordino, rispose facendo sapere di essersi trasferita Con una brillante operazione durata solo pochi mesi, il
nella Capitale e di essere riuscita, con la complicità di Capitano Scordino era dunque riuscito a decapitare
un giovane Ufficiale di Marina (che in realtà era lo l’intera rete di spie francesi operanti in Italia.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III 59