Page 58 - Notiziario 2018-3
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CRONACHE DI IERI













                          PENNUTI E SEGRETI
            Chiusa la partita con il Cocozza e con la sua seducente  contemporaneamente  due  come  amanti.  Dopo  aver
            moglie, Scordino passò a mettere sotto torchio lo “zio”  sorvegliato per qualche tempo la bella austriaca per ap-
            francese. Ma l’uomo era fatto di tutt’altra pasta rispetto  purare le sue abitudini e i suoi stili di vita, Scordino
            ai due suoi complici; dopo sette lunghi interrogatori   decise di passare all’azione. Una sera, approfittando del
            Renè Rosa – così risultava chiamarsi dai documenti in   fatto che la Gross si era recata all’Opera, Scordino s’in-
            suo possesso il francese - non accennava a cedere; anzi,  trodusse nel suo appartamento dove non gli fu difficile
            egli insisteva nell’asserire di essere un agente assicurativo  trovare le prove della sua attività segreta: nascosti tra la
            che, per fare un piacere ad un amico, si era prestato a  biancheria  intima  egli  rinvenne  diversi  documenti
            ritirare un plico – di cui, ovviamente, non conosceva il  riservati della Regia Marina e la macchina Leica con la
            contenuto – dalle mani del Cocozza. Scordino non si     quale la donna li aveva fotografati.
            perse d’animo. Si recò presso il Ministero degli Esteri  Quando Margherita rientrò a casa, a notte fonda, trovò
            dove esaminò tutti i visti d’ingresso in Italia concessi  il capitano dei Carabinieri ad attenderla. Di fronte alle
            allo  “zio”  René.  Scoprì  in  questa  maniera  che,  negli  evidenze  inconfutabili  della  sua  attività  spionistica,
            ultimi anni, egli era entrato molte volte in Italia.    Margot  cedette  e  “vuotò  il  sacco”.  Disse  di  essere
            Contattate tutte le Questure delle città visitate dalla  divenuta spia al servizio del Deuxième Bureau per amore
            spia francese, Scordino ricevette da queste i nomi degli  di un francese conosciuto nel 1932 sui campi di sci di
            alberghi presso i quali Rosa aveva soggiornato nonchè   St  Moritz.  Col  tempo,  l’uomo  aveva  incominciato  a
            notizie  su  alcune  “disavventure”  sentimentali  che  lo  chiederle  informazioni  sui  movimenti  delle  navi  nel
            avevano visto protagonista. Scordino tornò quindi nella  porto di Napoli, giustificando questa sua insolita curiosità
            cella dove era recluso il sedicente agente assicurativo e,  col fatto che egli stesse scrivendo un libro sulle marine
            snocciolando con disinvoltura tutte le informazioni ac-  mercantili. Ben presto Margot si era trovata intrappolata
            quisite,  fece  credere  al  francese  che  egli  fosse  stato  in un gioco più grande di lei, ma quando se ne era resa
            tenuto sotto stretta sorveglianza dal Servizio Informazioni
            della Marina da anni. René tentò nuovamente di negare
            ogni addebito ma Scordino seppe metterlo nell’angolo.
            Il francese aveva infatti asserito di avere clienti italiani
            concentrati nella sola zona delle Alpi Marittime. Diverse
            sue visite effettuate a Napoli nei mesi precedenti pro-
            vavano  il  contrario  e  fecero  cadere  il  suo  castello  di
            menzogne. Alla fine, l’agente nemico ammise di essersi
            recato più volte a Napoli per vedere una donna, un’av-
            venente signora di nome Moroni.
            Il Capitano Scordino volò quindi a Napoli dove, con
            l’aiuto degli agenti della locale Questura riuscì a scoprire
            che una signora Moroni esisteva davvero. Il suo nome
            era Margherita Gross, detta “Margot”. Si trattava di
            una cittadina austriaca che aveva sposato un italiano da
            cui si era poi separata. Scoprì inoltre che Margot aveva                  MARGHERITA GROSS
            un debole per gli Ufficiali di Marina tanto da averne                  IN UNA FOTO DEGLI ANNI ‘40



            58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO III
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