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CRONACHE DI IERI






                                                  IL PALAZZO DEI FILIPPINI




































                   Il Palazzo dei Filippini (o Oratorio dei Filippini)  giustizia nel distretto di Roma” ci riferisce che:
                   sorge  su  una  vasta  area  a  ridosso  del  Corso  «Dopo l’Unità d’Italia, divenuta Roma capitale
                   Vittorio Emanuele II a Roma. Nel 1621 iniziarono  del regno, tutti gli uffici giudiziari ebbero sede nel
                   i lavori di edifcazione a fanco della chiesa di  borrominiano  Oratorio  dei  Filippini,  ospitando
                   Santa Maria in Vallicella, decisi dieci anni prima  processi famosi, come quello per lo scandalo della
                   dalla  Congregazione  dell’Oratorio.  Nel  1623  Banca  Romana.  Ancora  una  volta  dunque  una
                   subentrò Paolo Maruscelli al primo progettista   sede adattata per quanto prestigiosa. Per un edificio
                   operando, sino al 1637, e realizzando l’impianto  con specifica destinazione a palazzo di giustizia
                   planimetrico e la costruzione della sagrestia. Il  si dovrà attendere la costruzione del “Palazzaccio”
                   concorso pubblico bandito nel 1637 fu vinto da   inaugurato nel 1911».
                   Francesco Borromini che si occupò di alcuni dei  Adibito per l’appunto a sede della Corte d’Assise
                   cortili interni, di alcune sale, del refettorio, ma  (e quindi della Cancelleria penale, come si rileva
                   soprattutto della facciata e della Torre dell’Oro-  dal  rapporto  del  Maresciallo  Angelo  Nardi  al
                   logio.  Nel  1650,  per  causa  di  contrasti  con  la  Giudice  istruttore  Augusto  Bai)  sino  al  1911,
                   Congregazione, l’architetto lasciò i lavori sostituito  successivamente  il  palazzo  venne  dedicato  al-
                   da  Camillo  Artucci,  il  quale  si  impegnò  a  l’accasermamento del Corpo della Regia Guardia.
                   rispettare il progetto del predecessore.         Oggi vi trovano sede l’Archivio Storico municipale,
                   Appena  dopo  la  presa  di  Roma,  nel  1873,  il  ove  sono  conservati  i  carteggi  comunali,  ma
                   complesso edilizio fu espropriato e acquisito al  anche gli archivi di molte famiglie romane, la
                   demanio dello Stato. Luciano Panzani, nel 2015   Società Romana di Storia Patria, la Biblioteca
                   Presidente  della  Corte  di  Appello  di  Roma,  Vallicelliana, la Biblioteca con l’Emeroteca Ro-
                   nella sua “Relazione sull’amministrazione della  mana e la Casa delle Letterature.

                                           Fonti bibliografiche: www.arte.it - Fotografia: www.tesoridiroma.net




            58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III
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