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CRONACHE DI IERI












            piano della palazzina di via dei Fienaroli 29; Rosina   tentato omicidio dei due carabinieri. Nel corso delle
            Buffoni,  parente  e  ospite  degli  Ansuini;  Alfredo  Di  indagini, nel pomeriggio del 27 aprile il Giudice Istrut-
            Berto, cugino di Maria Aleandri, dimorante al secondo   tore, con l’Ingegnere Enrico Casini, consulente tecnico
            piano della palazzina con la zia Maria Di Berto; tale   della Procura, procedette al sopralluogo presso l’abitazione
            Antonio Liberati; certo Giovanni Boscacci che aveva     di  via  dei  Fienaroli.  Questo  accesso,  che  permise  di
            accompagnato la vittima all’ospedale e Giovanni Ales-   avere una relazione descrittiva della scena del crimine,
            sandrelli, proprietario di un’osteria sita affianco all’abi-  determinò tuttavia il magistrato ad affidare all’ingegnere
            tazione della vittima.                                  l’incarico di un secondo sopralluogo per la stesura di
            L’episodio venne immediatamente segnalato al Giudice    una puntuale perizia planimetrica e fotografica della
            Istruttore Augusto Bai. Il magistrato assunse la direzione  scena in cui si era consumato il delitto. Così due giorni
            delle  indagini  e  già  nelle  prime  ore  del  pomeriggio,  dopo il professionista e alcuni suoi collaboratori, assistiti
            presso  l’Ospedale  della  Consolazione,  procedette  al-  dal Maresciallo Nardi e dal Carabiniere Vincenzo Ca-
            l’interrogatorio di tutti gli interessati che si trovavano  savecchia, fecero ingresso nuovamente nell’abitazione
            ricoverati  ad  eccezione  della  vittima,  a  cui  i  sanitari  del Placidi. Le attività procedettero minuziose nell’os-
            stavano  praticando  le  cure  necessarie  per  cercare  di  servazione dei luoghi, negli scatti fotografici, nelle mi-
            salvarle la vita. Nel verbale fu riportato che “il dottor  surazioni, ma soprattutto nell’osservazione dei particolari,
            Mario De Fiori, medico di servizio, ci ha dichiarato che  alcuni dei quali notati solo dall'occhio attento del Ma-
            l’Aleandri trovasi in istato di semi incoscienza e che del  resciallo Nardi.
            resto le sue condizioni gravissime renderebbero pericoloso  Gli  esiti  finali  della  perizia  condotta  dall’Ingegner
            per lei un qualsiasi tentativo d’interrogatorio”.       Casini  furono  rimessi  direttamente  al  magistrato,  il
            A  soli  trentun  anni  Maria  Aleandri  spirò  alle  ore  quale ricevette anche un rapporto della Stazione Ca-
            tredici del giorno seguente. La posizione di Giovanni   rabinieri di Trastevere, redatto il giorno stesso del so-
            Placidi dunque si aggravò: era ora accusato di uxoricidio  pralluogo,  con  il  quale  il  comandante  riferiva  come
            e non più soltanto del tentato omicidio e delle lesioni  “Mentre il suddetto ingegnere coi suoi addetti eseguiva la
            gravissime  nei  confronti  della  moglie,  oltre  che  del  perizia [il] sottoscritto ha rinvenuto a terra in prossimità



               La povera Maria Aleandri morì a soli 31



               anni alle 13 del giorno seguente. Il Placidi


               era ora accusato di uxoricidio e non più



               soltanto del tentato omicidio con lesioni


               gravissime ai danni della giovane moglie









                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III  55
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