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PAGINE DI STORIA
ERNESTO CABRUNA E IL SUO SPAD VII, CON IL “CUORE ROSSO” DELLA 77ª SQUADRIGLIA CACCIA E LO STEMMA DELLA SUA CITTÀ NATALE, TORTONA
1918, dopo avere sventato un attacco di trenta apparecchi Cabruna viene ricoverato all’ospedale militare di Brescia
nemici, pronti a bombardare le difese italiane. Il suo con commozione cerebrale grave, frattura della clavicola
aereo, invece, presenta tutta la furia della battaglia, i destra ed escoriazioni in più parti del corpo.
fori sulle ali sono innumerevoli. Dopo un mese appena, è di nuovo in squadriglia.
Il 26 settembre a Cabruna viene affidato un importante Il 31 ottobre 1918, durante un volo di ricognizione, si
servizio di crociera sulle posizioni tenute dagli Austriaci, spinge fino al suo vecchio campo di Aiello, ormai in
dal Piave al Trentino. Decollando dalla base di Marcon mano avversaria, e attacca una squadriglia di caccia
presso Mestre, risale tutto il Piave sorvolando gli con le eliche già in moto pronta al decollo: colpisce
altipiani e, quindi, si dirige su Brescia per atterrare nel due apparecchi che si incendiano. Per l’azione, parti-
campo di Castenedolo. colarmente meritoria perché compiuta in condizioni
Durante l’atterraggio ha un incidente: d’improvviso fisiche assai precarie, aveva ancora il braccio destro al
si rompe una tubazione della pompa dell’olio spruzzando collo, viene insignito della Croce di Guerra al Valor
il liquido sul viso del pilota accecandolo. L’apparecchio Militare. È l’ultima impresa in questa guerra.
urta contro la terra molle di un seminato e si capovolge. Dal libretto di volo risultano otto vittorie aeree in no-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO III 31