Page 93 - Notiziario 2018-1
P. 93

CARABINIERI DA RICORDARE






                                                                          ART. 234, CO. 2° DEL CODICE PENALE


                                                                      Il codice penale in vigore  ispecie,Titolo IIdei delitti
                                                                      nel  1908,  anno  in  cui  contro la libertà, Capo VII
            contravvenuto  agli  obblighi  della  vigilanza  speciale  perse la vita l’Appuntato  della evasione e della inos-
            cui era sottoposto. Lungo il percorso che unisce l’abi-   Francesco Corradi,  era   servanza della pena ), ri-
            tazione del Vassale a quella del Mozzachiodi, i militari  quello promosso nel 1889  chiamato nel verbale di
            si imbatterono – proprio come gli informatori avevano     dall’allora  Ministro  di  arresto redatto dall’Arma
            riportato – nel padre dei due fratelli ricercati il quale,  Grazia e Giustizia Giu-  di Pitelli, recitava testual-
            più accorto a camminare svelto, evitando di scivolare     seppe Zanardelli, appro-  mente:  “Fuori  dei  casi
            o inciampare, che a guardarsi intorno, considerato che    vato con Regio decreto    preveduti in altre dispo-
            stava  portando  una  zuppiera  avvolta  in  un  panno,   30 giugno 1889, n. 6133   sizioni del presente codice,
            rimase sorpreso di ritrovarsi davanti gli uomini del-     ed entrato in vigore il 1°  il condannato che trasgre-
            l’Arma.                                                   gennaio 1890, e rimasto   disce  agli  obblighi  deri-
            Il  Brigadiere  Serra  chiese  immediatamente  dove  si   tale  sino  al  30  giugno  vanti  dalla  condanna  è
            affrettasse a portare la zuppiera con il pasto caldo e    1931, quando fu abrogato  punito se trattasi di vigi-
            dove  fossero  i  due  figli  ma,  non  ottenendo  riposte  e sostituito dal nuovo co-  lanza speciale dell’Autorità
            credibili, ordinò scaltramente ai due militari in uniforme  dice penale promosso nel  di pubblica sicurezza, con
            di condurre l’uomo in casa del figlio Umberto Ettore,     1930 dal giurista Alfredo  la reclusione da un mese
            di entrarvi e di evitare assolutamente che questi ac-     Rocco, Ministro di Gra-   ad  un  anno,  rimanendo
            cendesse lumi o lanciasse segnali di qualsiasi tipo.      zia  e  Giustizia  nel  go-  sospeso il corso della vigi-
            Il sottufficiale si recò dal Vassale dove venne informato  verno Mussolini.         lanza  durante  il  tempo
            dalla  giovane  Argentina  che  i  fratelli  Mozzachiodi  L’articolo 234, 2° comma  della carcerazione preven-
            erano stati notati nei pressi del ponte di Rezzola, a     (Libro  II  dei  delitti  in  tiva e della reclusione”.
            soli trecento metri di distanza. L’adrenalina montava
            di  minuto  in  minuto  in  quanto  presto  si  sarebbe
            giunti al faccia a faccia con il ricercato.             urlò «chi va la!» – era questa la parola e il segnale con-
            Il Brigadiere Serra si diresse presso la casa del latitante  venuto – e così tutti i militari balzarono dai loro na-
            e dispose che i due sottoposti, Rispoli e Gramondi, si  scondigli. L’Appuntato Corradi, dall’interno dell’abi-
            appiattassero sotto un pergolo tra la casa e la strada,  tazione, aprì di scatto la porta, ma si ritrovò innanzi
            mentre  egli,  con  il  Carabiniere  Pastorini,  faceva  lo  Giuseppe che già impugnava una rivoltella, dalla quale
            stesso sotto un altro pergolo sull’altro lato dell’abitazione.  partì uno sparo che lo colpì a bruciapelo. Mentre il
            L’Appuntato Corradi rimase nell’abitazione a sorvegliare  graduato cadeva a terra gravemente ferito, Giuseppe
            il  padre  dei  fratelli  Mozzachiodi,  evitando  di  farlo  Mozzachiodi  tentava  la  fuga  per  un  sentiero  che
            parlare e per consentirgli eventualmente di aprire la   correva al di sopra dell’abitazione. Paratisi davanti il
            porta ai figli qualora questi avessero bussato.         Brigadiere Serra e il Carabiniere Pastorini, il malvivente
            L’intenzione era quella di catturare alle spalle Umberto  si volse per fuggire nella direzione opposta, ma trovò
            Ettore e Giuseppe non appena entrati in casa!           a sbarrargli la strada il Carabiniere Rispoli, che pron-
            A  dare  il  segnale  a  tutti  di  precipitarsi  sull’uscio  ci  tamente lo bloccò stringendolo fra le braccia, evitando
            avrebbe pensato il Carabiniere Rispoli con il grido di  l’esplosione di un altro colpo di rivoltella. Stretto nella
            una parola all’uopo convenuta.                          morsa dei Carabinieri venne così disarmato e defini-
            Sulla  strada  il  Rispoli  scorse  una  sola  sagoma,  che  tivamente immobilizzato. Conclusa l’azione il pensiero
            non  riuscì  ad  identificare  subito  in  uno  dei  fratelli;  del sottufficiale fu per l’Appuntato Corradi, che era
            quando  però  credette  che  questi  stesse  per  entrare  rimasto esanime in casa del latitante; pensò di condurlo



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III  93
   88   89   90   91   92   93   94   95   96   97   98