Page 95 - Notiziario 2018-1
P. 95
presso l’abitazione del Vassale, ma il militare spirò
lungo il percorso. L’amarezza fu certamente molta,
ma bisognava portare a termine le attività di polizia.
Lasciò allora il Carabiniere Gramondi a piantonare il
povero Francesco e con il resto dei militari tradusse
l’omicida e il padre di questi in caserma. Durante il
tragitto per raggiungere la Stazione, Giuseppe Moz-
zachiodi inveì più volte e minacciò i Carabinieri, so-
prattutto perché reputava ingiusto che avessero fermato
anche il padre, ma la decisione del Brigadiere Serra
era stata presa per evitare che il genitore andasse a
raccontare ai parenti dell’accaduto e che questi avessero
potuto organizzare un colpo di mano durante la tra-
duzione o addirittura un assalto alla caserma.
Le perquisizioni domiciliare e personale consentirono
di sequestrare una rivoltella calibro 7 carica ancora di
tre cartucce, un orologio da tasca in argento con
catena di metallo, due libretti di appunti vari in uso al
giovane e, sulla scena del crimine, vennero rinvenuti e
repertati anche i due bossoli dei colpi esplosi.
L’acume investigativo del Brigadiere Serra lo indusse
a ritenere che l’arma del delitto, con la quale era stato
ucciso il suo sottoposto, colpito in pieno petto, fosse
quella posseduta da Giacinto Bacchini, il cognato
dell’assassino. Alle sette e trenta del mattino seguente,
dunque, il Brigadiere Serra e il Maresciallo Pietro
STRALCIO DEL BOLLETTINO UFFICIALE CON LA
Pambianchi, della Stazione di Sarzana, raggiunsero il MOTIVAZIONE DELLE DECORAZIONI CONCESSE
Bacchini presso la sua abitazione per chiedergli di ALL’APPUNTATO FRANCESCO CORRADI
E AL CARABINIERE MARIO RISPOLI
mostrare l’arma di cui era in possesso; le vaghe risposte
del medesimo indussero i militari ad operare una per- della sentenza di condanna per il Mozzachiodi a tren-
quisizione. L’esito negativo fu riferito al Procuratore t’anni di reclusione. A tutti i militari operanti venne
del Re di Sarzana, nel frattempo giunto sul posto, il concesso, nell’ottobre del 1908, l’encomio solenne dalla
quale ordinò alla polizia giudiziaria l’arresto anche Legione di Torino e all’Appuntato Corradi e al Cara-
del cognato dell’omicida per il concorso nel delitto biniere Rispoli, con regio decreto del 18 marzo 1909,
del Corradi. Gli atti di polizia giudiziaria redatti venne concessa anche la medaglia d’argento al valor
vennero rimessi all’Autorità Giudiziaria del 2° Man- militare. Le spoglie del caduto vennero tumulate con
damento di La Spezia, mentre gli arrestati, su dispo- tutti gli onori nel cimitero di La Spezia dove ancora
sizione del magistrato, vennero tradotti presso il carcere oggi l’avello, dopo quasi centodieci anni, ne perpetua
di Sarzana. L’udienza del procedimento penale del 10 il ricordo.
febbraio 1910 condusse il giudice al pronunciamento Gianluca Amore
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III 95