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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA








                                                                                         LA NOTTE DELLA RABBIA
                                                                                         La  rabbia  nasce  come  reazione
                                                                                         alla  frustrazione  e  rappresenta
                                                                                         una maschera al dolore. In una
                                                                                         notte  apparentemente  come  le
                                                                                         altre, l’insoddisfazione di alcuni
                                                                                         giovani  ha  assunto  una  forma
                                                                                         organizzata e li ha portati, spinti
                                                                                         dall’odio, a compiere un atto cri-
                                                                                         minale che avrebbe avuto riper-
                                                                                         cussioni sociali e politiche di ri-
                                                                                         levanza internazionale, con echi
                                                                                         che probabilmente nemmeno loro
                                                                                         stessi  erano  in  grado  di  com-
                                                                                         prendere.  Il  professor  Claudio
                                                                                         Marcelli, astro nascente della po-
                                                                                         litica  italiana,  veniva  rapito  a
                                                                                         Roma in una notte del gennaio
                                                                                         1974  dalle  Squadre  d’Azione
                                                                                         Proletaria, composte da quei gio-
                                                                                         vani che lo conoscevano solo at-
                                                                                         traverso  le  pagine  dei  giornali.
                                                                                         Durante le fasi concitate del se-
                                                                                         questro quei ragazzi avevano uc-
                                                                                         ciso  un  uomo  della  scorta.  Le
                                                                                         indagini  erano  state  affidate  al
                                                                                         Colonnello dei Carabinieri Leone
                                                                                         Ascoli  che,  insieme  al  Giudice
                                                                                         Tramontano, ne comprendeva da
                                                                                         subito la complessità. La rabbia
                                                                                         di quei ragazzi raggiungeva Ascoli
                                                                                         insieme a quella di Bepi, un ex
                                                                                         partigiano che il destino gli aveva
                                                                                         fatto  incontrare  quando,  poco
                  LA PUBBLICAZIONE “TRA CARTE E CASERME” DEL TEN. COL. FLAVIO CARBONE
                                                                                         più  che  adolescenti,  erano  stati
            Qual è la direzione verso la quale oggigiorno l’Istituzione  deportati ad Auschwitz. Il colonnello, insieme all’ulti-
            si muove? Queste, tra le altre, le domande alle quali il  matum delle SAP, si trovava così a dover gestire anche
            Tenente Colonnello Carbone fornisce una risposta nel    la sua sofferenza, da anni sepolta nel profondo e fatta
            suo volume, mediante argomentazioni ricche di storia    riemergere dalla notizia che l’aguzzino del campo di
            e  di  importanti  approfondimenti  della  normativa  e  concentramento  si  trovava  in  città.  Il  dolore  che  si
            della prassi archivistica, con l’umiltà del professionista  respira nel romanzo del Colonnello Roberto Riccardi
            che sa che ogni nuova scoperta potrebbe fornire ulteriori  non ha un nome, e il male che da esso deriva non ha il
            risposte e spunti di riflessione.                       colore di nessuna ideologia, è “semplicemente banale



            88 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III
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