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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
primo nella morte”, apparve subito degno del conferi-
mento della massima ricompensa al Valor Militare,
che gli fu concessa nel dicembre successivo. Tafuri
tradusse tutta la tragicità di quell'evento su una tela
che fu pubblicata sul Calendario Storico dell'Arma
del 1937 e successivamente acquistata dal Museo
Storico il 1º marzo di quello stesso anno per la somma
di Lire 1.000, come si legge dagli atti conservati nel-
l'Archivio dell'Istituto. Nell'opera gli elementi del rac-
conto sono tutti presenti: il paesaggio africano sullo
sfondo, con la sua caratteristica vegetazione arsa dai
fuochi dei bombardamenti tra gli schieramenti con-
trapposti, i caratteristici trinceramenti nemici, scavati
nella roccia e tra le radici di alberi secolari. Non
mancano i militari feriti che non si arrendono e
mostrano tutto il loro impeto nelle increspature dei
volti fieri.
Di particolare suggestione è anche il dipinto intitolato
L'Appuntato Sabato De Vita (1952), altro coraggioso
protagonista di un avvenimento accaduto a Barmash,
in Albania, il 28 dicembre 1942. L'episodio rimanda a
quella notte d'inverno, quando la Stazione locale del-
l'Arma venne attaccata da forze ribelli e l'Appuntato
Sabato De Vita, unico graduato presente, rifiutò di ar-
rendersi, guidando i compagni nella resistenza al
nemico. Scoppiato un violento incendio, l'appuntato ZAPTIÈ LIBICO, OLIO SU TELA DI CLEMENTE TAFURI
si lanciò da una finestra e continuò a combattere in (MUSEO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI)
mezzo alle fiamme gettando bombe a mano, fino a
quando, dopo una strenua lotta, venne falciato da una nel 1953 Clemente Tafuri dedicò all'eroica morte di
scarica di mitragliatrice. Il Tafuri ritrasse sulla tela gli Salvo D'Acquisto. La condotta di quel giovane Vice
ultimi istanti di vita del militare. Egli è già ferito, Brigadiere, sacrificatosi il 23 settembre 1943 per salvare
colto nell'atto di lanciare una bomba. La sua figura si la vita di ventidue ostaggi catturati per rappresaglia
staglia in primo piano, al centro della tela, delineata dai nazisti, è uno degli esempi più nobili di abnegazione
con proporzioni che sovrastano tutti gli astanti. E' un e altruismo. La volontà dei nazisti di vendicare la
espediente che si rifà ad un'antica concezione icono- morte pur verosimilmente accidentale di un loro com-
grafica: l'esaltazione della superiorità morale e fisica militone, ucciso da una bomba esplosa all'interno della
dell'eroe. Con pennellate rapide e materiche, l'artista caserma della Guardia di Finanza nella borgata di Pa-
conferisce vigore plastico al soggetto ed accentua, con lidoro, nell'Agro romano, li aveva portati a catturare
la preferenza accordata ai toni rossi e cupi, tutta la ventidue cittadini tra operai e contadini, condannandoli
drammaticità dell'evento. L'opera fu pubblicata sul a morte dopo un processo sommario. A questi sventurati
Calendario Storico dell'Arma nel 1953 e nello stesso era stato consegnato un badile, con l'ordine perentorio
anno fu donata dal Comando Generale al Museo di scavarsi la fossa prima di essere fucilati. Inorridito
Storico (all’epoca ente morale autonomo). E non può da quello spettacolo, il Vice Brigadiere si propose al
dirsi meno drammatico il dipinto “Resurrezione” che comandante tedesco per uno scambio, pronto a dichiararsi
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III 83