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CRONACHE DI IERI
sonno, fecero talvolta a meno di mangiare, ma alla fine
in loro vi fu la soddisfazione del dovere compiuto per
aver assicurato alla giustizia i responsabili di quella
tragedia. L’orgoglio maggiore fu però quello di aver, con
il loro lavoro, ristabilito il prestigio dell’Arma e l’autorità
della legge che erano state così violentemente scosse, in
quelle località ove era convinzione diffusa che non si sa-
rebbe riusciti a far luce sul truce misfatto.
Per l’operazione furono concessi ventotto encomi solenni
ai militari operanti. Al processo, celebrato nel 1946
presso il Tribunale Militare di Torino (qualche udienza
si svolse anche ad Arezzo), non tutti i dodici imputati
erano presenti. Renato Ciandri era latitante. Si trovava
ormai oltralpe, per la precisione in Francia, dove si era
rifugiato con l’aiuto dei compagni. Il 2 ottobre 1946
arrivò la sentenza. Il Tribunale dichiarò responsabili di
concorso nell’omicidio del giovane Antonio Zuddas
Renato Ciandri, Marcello Faini, Aldo Brilli e Piero
Bertini, condannando a 16 anni di reclusione il Ciandri,
a 10 anni il Brilli e il Faini e a 8 il Bertini. Dichiarò
inoltre Ciandri e Fernando Tarchiani colpevoli di insu-
bordinazione con violenza contro un superiore non
ufficiale per aver usato violenza contro il Maresciallo
Zuddas, percuotendolo e strappandogli le controspalline,
condannandoli a tre anni e un mese il Ciandri e 2 anni
e 8 mesi il Tarchiani (pena condonata condizionalmente
per quest’ultimo). Infine, Aldo Brilli, Piero Anichini, LOCANDINA DEL FILM “LA RAGAZZA DI BUBE”
Ugo Montagni, Marcello Faini, Emo Casagli e Orlando
Cappelli (militari del 22° Reggimento Fanteria “Cremona”) all’ex caporale il condono della pena detentiva inflittagli
furono ritenuti responsabili di diserzione fuori della per il reato di insubordinazione con violenza contro su-
presenza del nemico aggravata per essersi, il 10 maggio periore non ufficiale. Morirà il 6 novembre 1981.
1945, arbitrariamente allontanati dal proprio reparto Lo scrittore Carlo Cassola (Roma, 17 marzo 1917 –
in Pieve di Sacco (Padova), territorio in stato di guerra, Montecarlo, 29 gennaio 1987) lo incontrò insieme alla
e condannati ciascuno ad anni tre (pena condonata moglie Nada Giorgi (sposata nel 1951 nel carcere d
condizionalmente). Alessandria). Si conoscevano già da prima, il padre
Gli assassini del Maresciallo Zuddas non vennero mai dello scrittore era stato insegnante del Ciandri a Volterra.
individuati. La sua tragica morte resterà impunita. Dall’incontro e dalla narrazione della loro tormentata
Bube, arrestato in Francia nel 1951 ed estradato, sconterà storia d’amore nacque l’idea di scrivere il romanzo “La
la sua pena in carcere fino al 22 dicembre 1961, quando ragazza di Bube”, edito nel 1960 e vincitore del premio
il Giudice di Sorveglianza presso il Tribunale di Siena Strega nello stesso anno. Il libro ispirò anche la realiz-
ne ordinerà la scarcerazione e la sottoposizione alla zazione dell’omonimo film del 1963 diretto da Luigi
libertà vigilata per il restante periodo della pena che Comencini con Claudia Cardinale.
avrebbe dovuto scontare, fino cioè al 4 luglio 1963. Il 1°
febbraio 1964, il Presidente della Repubblica concesse Simona Giarrusso
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III 69