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CRONACHE DI IERI
A di SIMONA GIARRUSSO
mezzogiorno del 5 marzo 1953,
nella frazione Borra del comune di Prignano sul Secchia, attento. Questi, che non si era accorto di nulla, all’im-
provviso richiamo solleva la testa dal ciglio della
a una quarantina di chilometri dal capoluogo emiliano, concimaia per rendersi conto di cosa stia accadendo e
un contadino, il ventenne Paride Casolari, mentre si riceve in pieno viso un colpo di fucile. I pallini gli
trova nella concimaia, nelle adiacenze della propria perforano l’occhio destro. Soccorso immediatamente
casa colonica, viene improvvisamente raggiunto da un dal dottor Giacobazzi, viene accompagnato in paese e
colpo di fucile da caccia esploso alle sue spalle da poi trasferito all’ospedale di Modena mentre Bacocco,
notevole distanza. Lo sparo proviene dall’abitazione di opportunamente riparato, resta in attesa dei rinforzi
Ildebrando Pietri, un agricoltore cinquantunenne, affetto per impedire l’eventuale fuga del folle, evidentemente in
da disturbi psichici. I familiari del giovane, dopo averlo stato di agitazione e pertanto da considerarsi pericoloso
soccorso, denunciano l’accaduto alla Stazione dei Cara- per la pubblica incolumità.
binieri di Prignano. L’Appuntato Nico Beretti, che sosti- Alle 16:00 giunge, con dieci militari del Nucleo Auto-
tuisce il Brigadiere Guido Guidetti, Comandante della carrato di Modena, il Capitano Vittorio Fioroni, Co-
Stazione, in quel momento assente per servizio, incarica mandante della Compagnia del capoluogo emiliano, in-
i Carabinieri Nazzareno Bacocco e Walter Predieri di formato telefonicamente dell’accaduto dall’Appuntato
recarsi sul luogo del delitto. La località dista circa 5 chi- Beretti. L’Ufficiale, resosi rapidamente conto della si-
lometri dall’abitato ed è raggiungibile solo a piedi. I tuazione e informatosi sulla topografia del luogo,
militari vi giungono verso le 14:00. Con loro vi sono il apprende dai pochi residenti e dal medico che il Pietri
dottor Giacobazzi, medico chirurgo, e il padre del ferito. da molti anni è affetto da manie di persecuzione, vive
Mentre il sanitario entra in casa del Casolari per visitarlo, completamente solo, tiene le porte e le finestre dell’abi-
i militari, appreso che l’autore del ferimento è il Pietri e tazione sempre chiuse e sprangate dalla parte interna ed
che questi dovrebbe trovarsi in casa, conoscendolo entra in casa attraverso una scala a pioli che poi ritira
come un tipo strano, decidono di avvicinarsi all’abitazione attraverso una finestra sita nella parte più alta del fab-
con molta cautela, adottando le necessarie precauzioni. bricato. L’edificio, essendo di pietra viva, presenta nelle
Il Carabiniere Bacocco, tenendosi rasente al muro, si pareti numerose piccole fessure, idonee a introdurre
porta sotto la finestra per chiamarlo. Il Carabiniere una canna di arma lunga. Il Pietri, inoltre, non desidera
Predieri invece si posiziona a distanza col mitra imbrac- avere contatti con nessuno, nemmeno con due sorelle
ciato, pronto a far fuoco, dietro una concimaia, per sposate che abitano a Prignano, e coltiva i pochi metri
proteggere il collega da un’eventuale aggressione. Mentre quadri di terreno attigui alla casa soltanto di notte e
urla il nome dello psicotico, Bacocco intravede spuntare con la testa e il viso coperti quasi completamente da un
da una fenditura del muro del fabbricato la canna di un sacco. Nessuno sa dire come sia divisa internamente la
fucile. Intuito il pericolo, grida al commilitone di stare casa, poiché da circa quindici anni non permette a
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO II 19