Page 23 - Notiziario 2017-6
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CRONACHE DI IERI






                                                                                  MEDAGLIA DI BRONZO
                                                                          AL VALOR MILITARE “ALLA MEMORIA”

                                                                     IN OCCASIONE DI UN LUNGO E RISCHIOSO SERVIZIO ESEGUITO
            nelle  neve  alta  fino  alle  ginocchia,  pertanto  possono  CON ALTRI MILITARI, GENEROSAMENTE E INCESSANTEMENTE
            aver avuto qualche momento di disattenzione.             SI PRODIGAVA PER LA CATTURA DI UN DEMENTE PERICOLOSO
                                                                     IL QUALE,  SPINTO DA FOLLIA OMICIDA, BARRICATOSI NEL-
            E  ancora,  i  militari  non  conoscono  il  soggetto.  E  se
            questi, approfittando del supposto cunicolo che lo mette  L'ABITAZIONE, AVEVA GIÀ FERITO CON COLPI DI FUCILE DA
                                                                     CACCIA IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA, TRE MILITARI
            in comunicazione col pozzo e con l’aperta campagna,      DELL'ARMA ED UN CIVILE. CONSCIO DEL GRAVE PERICOLO
            fosse riuscito a uscire dalla casa e si fosse immesso sulla  CUI ANDAVA INCONTRO,  OTTEMPERAVA CON SLANCIO AL-
            strada adiacente, scambiato con uno dei civili del posto  L'ORDINE IMPARTITOGLI DAL PROPRIO UFFICIALE DI SFONDARE
            che, di tanto in tanto, escono dalle abitazioni per prov-  CON UNA ZAPPA UNA PORTA SECONDARIA DELL'ABITAZIONE
            vedere alle loro necessità? Raccolti tali indizi, l’ufficiale  DEL FOLLE ALLA SCOPO DI FARVI IRRUZIONE PER CATTURARLO,
            decide di effettuare un’altra ispezione esterna ravvicinata.  VENIVA COLPITO A MORTE,  NELL'ATTO IN CUI STAVA PER
            Procedendo a balzi a ridosso del muro, compie ancora     PORTARE A TERMINE L'AZIONE.
            una volta il giro di tutta la casa da solo, sostando sotto  BORRA DI PRIGANO(MODENA) 5 - 6 MARZO 1953
            le finestre e in prossimità delle porte per chiamare il
            proprietario.  Non  ottenendo  alcuna  risposta,  compie
            un terzo giro dell’abitazione sparando brevi raffiche di  mento dovuto alla morte del sottoposto, il sottotenente
            mitra contro porte e finestre. Anche questa volta nessuno  riprende l’azione, appostando i Carabinieri Rubicone,
            risponde. Nella sua testa prende maggiore consistenza   Milani e Cianciola dietro un piccolo fabbricato adibito
            l’ipotesi che il Pietri possa essersi effettivamente dileguato.   a pollaio, ordinando al primo di lanciare con il fucile
            L’Ufficiale decide allora di sfondare una porticina sita  alcuni artifici lacrimogeni dentro una finestrella che il
            sul lato nord-est della casa e che si apre a fior di terra.  Pietri aveva nel frattempo aperto e agli altri di far fuoco
            Posizionatosi con il mitra in mano contro la casa a circa  sul medesimo qualora fosse apparso. Cinque lacrimogeni
            tre o quattro metri di distanza, ordina al Carabiniere  vanno a segno nonostante la reazione del paranoico che
            Giuseppe Fioravanti, del Nucleo Autocarrato, di collocarsi  per tre volte fa fuoco in direzione del Carabiniere Rubi-
            alla  destra  del  battente  della  porticina,  a  ridosso  del  cone. Dopo pochi secondi l’omicida, finalmente stanato
            muro e di sfondarla con una zappa. Messosi ginocchioni,  dal fumo, apre repentinamente la porta e balza fuori
            Fioravanti  inizia  il  lavoro  e,  dopo  aver  aperto  uno  con  l’arma  in  pugno.  Il  Carabiniere  Milani  gli  spara
            squarcio di una certa dimensione sull’angolo del battente,  una raffica di mitra che lo colpisce al torace.
            forse per assumere una posizione più comoda, si abbassa  Sebbene ferito, il Pietri si appoggia al muro, tentando
            in avanti, piegando nel contempo il capo per ripararsi  nuovamente di far fuoco con l’arma che ha ancora in
            gli occhi con l’elmetto. In quel preciso istante dall’apertura  pugno ma altre raffiche di mitra dei Carabinieri Milani
            creata si vede una breve fiammata, seguita da una deto-  e Cianciola lo raggiungono. Muore poco dopo.
            nazione secca. Il Carabiniere Fioravanti cade riverso al  Il  Pietri  risulterà  armato  di  un  fucile  da  caccia  a
            suolo. Il Sottotenente Bucci, dopo aver sparato alcune  otturatore “Weterling”, con canna prolungata calibro
            raffiche di mitra, soccorre il giovane militare e insieme  28, non denunciato. Per il loro contegno deciso e corag-
            ai Carabinieri Milani e Cianciola, lo trasporta al riparo.  gioso,  i  miliari  otterranno  il  vivo  compiacimento  da
            Dopo circa due minuti, il carabiniere, appena ventiduenne  parte del Comando Militare Territoriale di Bologna VI.
            (era nato a Spinetoli, in provincia di Ascoli Piceno, il 17  Con decreto Presidenziale del 19 aprile 1956, al Cara-
            giugno 1931), colpito all’arteria giugulare, spira, nono-  biniere Giuseppe Fioravanti verrà concessa la medaglia
            stante il pronto intervento del dottor Giacobazzi, rimasto  di bronzo al valor militare “alla memoria”.
            sempre sul posto. Passato il primo attimo di disorienta-                                   Simona Giarrusso




                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO II 23
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