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CRONACHE DI IERI
LO SPARO,
PROVENIENTE
nessuno di entrarvi. E’ pero convinzione diffusa che la
casa sia collegata con l’esterno mediante un cunicolo DALL’ABITAZIONE
sotterraneo con uno sbocco in aperta campagna e anche
con il fondo di un pozzo vicino. DI UN AGRICOLTORE
L’ufficiale, allo scopo di impedire la fuga del folle,
dispone un servizio di vigilanza intorno al fabbricato.
Tenuto conto che l’abitazione presenta tre lati da sorve- CINQUANTUNENNE
gliare (il quarto è in comune con un’altra costruzione),
sistema 10 uomini in semicerchio sui tre lati, a circa 25 AFFETTO DA
metri di distanza dall’obiettivo. Ogni militare trova
riparo dietro un albero. I carabinieri ricevono l’ordine DISTURBI PSICHICI,
di aprire il fuoco qualora lo squilibrato tenti di uscire
dalla casa armato o, comunque, di tenerlo sotto la mi-
naccia del fuoco se invece si presenti per farsi catturare. COLPÌ ALLE SPALLE
Fatto ciò, da dietro la concimaia dove era stato ferito
Predieri, invita ad alta voce il Pietri a uscire, rassicurandolo UN GIOVANE
che non gli sarà fatto alcunché di male. Poiché questi
non dà risposta, il Capitano Fioroni ordina al Carabiniere
Gino Cippitelli, che si trova tra i militari dislocati per la CONTADINO
vigilanza, di lanciare con il tromboncino del fucile
qualche artificio lacrimogeno sul tetto dell’abitazione
nella speranza che, cadendo nei vani sottostanti, costringa dalla casa un’altra fucilata che lo colpisce, ferendolo
il Pietri ad arrendersi. Mentre il militare, sportosi con la alla nuca. Ricevute sommarie cure dal dottore, riprende
testa fuori dal riparo della pianta, sta prendendo la subito la direzione delle operazioni e decide di procedere
mira per effettuare il secondo lancio (il primo era stato allo sfondamento del tetto mediante il lancio di bombe
eseguito senza sortire reazione), da un punto imprecisato a mano per poi poter lanciare i candelotti e gli artifici
della casa, parte improvvisamente un colpo di fucile che lacrimogeni negli squarci prodotti dalle esplosioni. La
lo ferisce alla parte laterale sinistra del collo. L’ufficiale cosa viene attuata ma senza sortire nessun effetto sul
provvede subito a soccorrere il carabiniere, trascinandolo Pietri. Viene quindi deciso di sfondare la porta sul lato
fuori tiro, e lo consegna al dottor Giacobazzi. Il capitano, della concimaia e fare irruzione nell’interno, previo
nel frattempo, nota che il matto ha aperto una finestrella lancio di altri lacrimogeni. La porta viene abbattuta a
sul lato nord-est dell’abitazione e decide, pertanto, di colpi di mazza e alcuni militari collocati dietro la
farvi lanciare qualche lacrimogeno. Poiché non è possibile concimaia lanciano nell’apertura numerosi artifici la-
far questo con l’apposita arma in quanto, per un rialzo crimogeni i quali, però, oltre all’emissione di fumo, in-
del terreno, l’obiettivo risulta difficilmente raggiungibile, cendiano inaspettatamente alcune balle di paglia e sterpi
decide di compiere egli stesso l’azione usando un can- secchi che si trovano dietro l’ingresso. Non è possibile
delotto lacrimogeno a mano, e si avvicina alla finestra fare irruzione.
camminando rasente il muro. Senonché, mentre per su- Il fuoco si estende all’interno della casa, propagandosi
perare un angolo dell’edificio sporge la testa in fuori dal rapidamente anche al tetto e provocando un vero e
riparo di uno spigolo, da distanza ravvicinata, parte proprio incendio che, alimentato dal vento, minaccia i
20 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO II