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ALMANACCO
1917
DA CAPORETTO
AL PIAVE
(24 ottobre )
“L’avversario con forte concorso di truppe e mezzi ger- battaglia dell’Isonzo, passata alla storia come la disfatta
manici, ha effettuato a scopo offensivo il concentramento di Caporetto, terminerà il 9 novembre sulla linea del
di numerose forze sulla nostra fronte. L’urto nemico ci Piave-Monte Grappa, dove il nemico sarà costretto ad
trova saldi e ben preparati. Nella scorsa notte, l’intensificato arrestare la sua avanzata grazie alla rapida riorganizzazione
tiro su vari tratti della fronte giulia ed un violento bom- difensiva delle nostre linee.
bardamento con largo impiego di proiettili a gas specia- L’Arma partecipò con un ruolo non secondario alla
li… hanno segnato l’inizio dell’atteso attacco…”. Con il difficile manovra di arretramento, sia con le Sezioni e i
Bollettino di Guerra 883 del 24 ottobre 1917 il Capo di Plotoni mobilitati assegnati alle Unità dell’Esercito sia
Stato Maggiore, Generale Luigi Cadorna, così comunicava con gli stessi Carabinieri dei comandi territoriali. Si tro-
l’inizio di quella che si rivelerà la pagina più drammatica varono a partecipare direttamente ai combattimenti di
della Grande Guerra. L’attacco era stato pianificato già retroguardia e sulle prime linee difensive del fiume Torre,
da alcune settimane dagli Imperi Centrali ed aveva a difesa di Udine, e del Tagliamento, ma soprattutto i
l’obiettivo di porre l’Italia definitivamente fuori combat- Carabinieri si rivelarono essenziali nel guidare e riportare
timento per poi volgere le armi sul fronte occidentale ordine nei reparti che retrocedevano confusamente, nel
contro le forze dell’Intesa. Dopo due settimane caratte- tenere sgombre le vie di comunicazione, nel prestare
rizzate da ripetuti e massicci assalti, le linee italiane soccorso alla popolazione in fuga.
erano state sfondate per una quindicina di chilometri Significativo, il racconto del Capitano Giuseppe Piéche
d’ampiezza e circa duecentocinquantamila soldati erano (futuro Comandante dell’Arma dei Carabinieri dell’Italia
stati catturati e fatti prigionieri. Numerosissimi coloro Liberata), che partecipò agli eventi al comando della
che si erano sbandati e vagavano senza meta. La 12ª 113ª, 114ª e 119ª Sezione Carabinieri Mobilitate addette
94 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II