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ALMANACCO
A SINISTRA IL CAPITANO ERNESTO SEQUI.
SOPRA AEREI SAML E AVIATORI DELLA 118ª
SQUADRIGLIA (FONTE: I REPARTI DELL’AVIAZIONE
ITALIANA NELLA GRANDE GUERRA - UFFICIO STORICO AM)
zona di guerra come pilota prima con la 76ª Squadriglia dovere”. Sempre ad ottobre si distinse anche il Brigadiere
e successivamente con la 70ª Squadriglia aeroplani da Edgardo Baldazzi, nato a Cesena il 9 dicembre 1890, il
caccia Henriot, della quale divenne comandante. Durante quale, destinato in zona di operazioni con la 118ª
le sue numerose sortite aeree nei cieli nemici riuscì ad Squadriglia aeroplani da ricognizione “Saml”, portò a
abbattere un velivolo avversario e a compiere più di 50 termine varie missioni penetrando in profondità le
voli di guerra e 20 missioni di scorta. Per le sue innu- linee nemiche e acquisendo informazioni preziose. In-
merevoli operazioni al termine del conflitto gli fu gaggiò più volte vittoriosamente combattimento con
concessa la medaglia d’argento al valor militare con la pattuglie avversarie meritando, per le sue operazioni in
seguente motivazione: “ardito pilota da caccia e ottimo volo, la medaglia d’argento al valor m ilitare, che gli fu
comandante di squadriglia prese parte a numerosi mi- conferita con la seguente motivazione: “Pilota di aero-
tragliamenti a bassa quota contro truppe nemiche ri- plano abilissimo, nelle innumerevoli azioni di guerra
tornando spesso con l’apparecchio gravemente dan- compiute, portò sempre a termine i compiti affidatigli,
neggiato dal tiro avversario. Il 17 giugno 1918 sotto la attraverso l’intenso tiro antiaereo che spesso gli danneggiò
pioggia dirotta abbassatosi per meglio colpire il bersaglio gravemente l’apparecchio, e nonostante la minaccia di
e rimasto gravemente ferito il dolore e la copiosa più velivoli nemici, di cui sostenne audacemente l’offesa,
perdita di sangue riuscì a riportare l’apparecchio al impegnando combattimento. In ogni occasione dette
proprio campo. Costante esempio ai suoi dipendenti di costanti, mirabili prove di audacia, fermezza e sprezzo
audacia e di costanza e di elevato sentimento del del pericolo”. Giovanni Salierno
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 97