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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA




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                                                                        Allievo di Francesco Jacovacci e di Giulio
                                                                        Aristide Sartorio all’Istituto di Belle Arti
                                                                        di Roma (1901 - 1905) Luzzi si inserisce
                                                                        a pieno titolo nel gruppo di pittori che
                                                                        sul finire del XIX secolo elaborarono un
                                                                        nuovo  linguaggio  formale,  aggiornato
                                                                        sulle correnti moderniste nate a cavallo
                                                                        dei due secoli.
                                                                        Il trasferimento a Bangkok, dopo la vit-
                                                                        toria  al  concorso  per  la  cattedra  della
                                                                        Reale Accademia di Belle Arti, rappresenta
                                                                        una tappa cruciale del suo percorso arti-
                                                                        stico: diventato pittore ufficiale di corte,
                                                                        si  dedica  alla  rappresentazione  di  temi
                                                                        desunti da scene di vita quotidiana sia-
                                                                        mese,  ambientate  in  monumenti  sacri  e
                                                                        civili o nelle strade, popolate da mercati
                                                                        rumorosi  ed  affollati,  della  capitale  del
                                                                        regno.
                                                                        Fu autore di numerose opere a carattere
                                                                        religioso, ricevendo l'incarico, tra il 1914
                                                                        e 1917, di affrescare l'abside della chiesa
                                                                        di San Nicola in Arcione in Roma, che
                                                                        custodì  importanti  tele  di  Guido  Reni.
                                                                        Successivamente le sue pitture decorarono
                                                                        anche la chiesa di Santa Maria della Pace
                                                                        a Roma, aperta al culto nel 1932.
                  STRALCI DI ARTICOLI DI CRONACA DELLA VISITA
              DEL GENERALE AGOSTINI AL MUSEO STORICO DELL’ARMA


            loro  fianco,  specialmente  nella  giornata  di  Gunu  “Voce d'Italia” e la versione dattiloscritta di un ar-
            Gadu, in cui rifulsero ancora una volta le eroiche,     ticolo del Generale Boella, pubblicato sulla rivista
            guerriere tradizioni dell'Arma Benemerita”.             “La Fedelissima”; sono pure conservate alcune fo-
            Prese poi la parola il Generale C.A. Riccardo Moizo     tografie che ritraggono momenti di quella giornata.
            il quale rilevò che “come l'Arma mirava prevalen-       Il dipinto, dopo quasi 80 anni, è ancora esposto
            temente  alla  bonifica  sociale,  la  Forestale  mirava  nelle sale dello storico Istituto, ancora testimone
            prevalentemente alla bonifica del suolo, ma entrambe    dello spirito di abnegazione, che unì Carabinieri e
            avevano  l'animo  volto  alle  più  alte  idealità  della  Forestali in quei giorni lontani, pur nel quadro di
            Patria”. Così, in un'atmosfera di cordialità, la sug-   un’impresa  coloniale  oggi  incondivisibile,  quasi
            gestiva cerimonia si concluse nel sacrario dei Caduti,  ad anticipare la recente confluenza del Corpo Fo-
            quale rito di solidarietà nel comune spirito di sacri-  restale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, for-
            ficio.  L'evento  fu  riportato  anche  dalle  cronache  tunatamente  in  un  tanto  differente  contesto  di
            del tempo. Nell'archivio storico del Museo si con-      pace e di democrazia.
            servano  alcuni  stralci  de  “Il  Messaggero”,  della                                Vincenzo Longobardi




                                                                  NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II 87
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