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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
CARABINIERI A GUNU GADU (1936)
La “Colonna Agostini”, costituita dalle Bande Au- quello del Capitano Antonio Bonsignore, che si
tocarrate dei Carabinieri Reali, da reparti della lanciò più volte sui trinceramenti nemici e, nonostante
Milizia Forestale, da due batterie di artiglieria, da rimanesse ferito ad un fianco, rifiutò i soccorsi e
un contingente del Genio e da alcuni reparti coloniali, continuò a guidare i suoi uomini sinché non cadde
assieme ad altre due analoghe formazioni, “Frusci” colpito a morte; quello del Carabiniere Vittoriano
e “Nasi”, aveva il compito della difficile presa di Cimmarrusti, che, già ferito ad un braccio e medicato
Dagabur. Nella marcia di avvicinamento alla città, sommariamente, tornò sulla linea del fuoco per
che sarà raggiunta il 30 aprile del 1936, furono fronteggiare gruppi etiopi che tentavano di sor-
conquistati i laghetti di Adò e di Lotu Bodlih e la prendere di fianco la propria Compagnia. Cimmar-
località Curati. rusti, nuovamente ferito, proseguì l'azione con il
Il 24 aprile venne sferrato l'attacco al baluardo di lancio di bombe a mano finché venne sopraffatto
Gunu Gadu, presidiato da diverse migliaia di Etiopi dal numero dei nemici. Infine il Carabiniere Mario
trincerati in un sistema di caverne scavate tra gi- Ghisleni, che, ferito gravemente alla gamba sinistra
ganteschi alberi secolari, profonde alcuni metri e mentre attaccava le posizioni nemiche, continuò a
tali da consentire una micidiale azione di fuoco combattere fin quando dovette essere soccorso per
incrociato. l'aggravarsi della ferita. Ferita che poco dopo ne
I Carabinieri furono incaricati del difficile assalto a causò la morte.
quelle posizioni. Lo scontro durò oltre le nove ore e La battaglia di Gunu Gadu si concluse vittoriosa-
fu costellato da episodi individuali di valore, come mente per le truppe italiane. Numerose furono però
84 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II