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PAGINE DI STORIA
“Resuscita l’antica
e gloriosa coscienza
forestale, coopera
coi tecnici al
provvido apostolato,
ammaestra chi deve
osservare le patrie
leggi, tutela del
bosco e del monte”
L. Luzzatti, Decalogo forestale LUIGI LUZZATTI (1841-1927).
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NEL 1910
natura. Il decreto ministeriale per l’applicazione del biogenetiche, e molte di queste, per 58.000 ettari, sono
“Piano Verde”, stabilì che l’ASFD, di preferenza acqui- ubicate all’interno dei Parchi nazionali.
stasse terreni in cui insistevano, o erano in corso di co- Il Demanio Forestale ha rappresentato quindi la massima
stituzione, parchi nazionali, biotopi. Con questo prov- protezione e conservazione di quei territori che sarebbero
vedimento l’Azienda di Stato non è più solo uno poi divenuti il fulcro della politica ambientale nazionale.
strumento produttivistico (costituire riserve legnose L’inalienabilità dei beni forestali ha garantito la loro
dello Stato) ma inizia a farsi carico di nuove esigenze conservazione, favorendo così il raggiungimento di
quali la protezione e conservazione della natura. Con scopi di interesse e utilità pubblica.
provvedimenti amministrativi tra il 1966 e il 1970, Utilità che nel corso del tempo si sono modificate;
l’Azienda di Stato foreste demaniali, costituì nei terreni infatti, l’istituto della foresta demaniale ha subito una
di sua proprietà, 5 riserve integrali di superficie variabile notevole evoluzione o, meglio, quasi un completo rivol-
tra i 50 e i 1000 ettari. La storia recente vede il gimento dalla sua originaria finalità. La legge istitutiva
passaggio delle foreste demaniali dallo Stato alle Regioni, del 1871, infatti, attraverso la costituzione del demanio
a seguito dei cosiddetti decreti delegati, tra il 1972 e il forestale intendeva raggiungere scopi prettamente eco-
1977. Il transito alle regioni non è stato però totale: lo nomici, mantenere e costituire soprassuoli boschivi per
Stato si è riservato l’1% della proprietà costituita tra le la difesa del suolo e la regimazione delle acque.
altre dalle riserve naturali. Oggi gli scopi sono cambiati, non ci si aspetta più che
Nel 2005 le strutture dell’ex ASFD diventano Uffici per il bosco generi solo benefici come la produzione di le-
la biodiversità (UTB) per gestire circa 74.000 ettari di gname e la protezione del suolo, ma se ne considerano
boschi, ricompresi in 130 Riserve naturali e Riserve di nuovi come ad esempio la tutela del paesaggio e
72 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO II