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CARABINIERI DA RICORDARE
IL CARABINIERE AUSILIARIO ALBINO BADINELLI
Jugoslavia, nella città di Knin (Croazia) ponendosi a nale, che erano stati occupati da reparti della Guardia
disposizione del Comando della II Armata, del IV Nazionale Repubblicana (GNR) o dalle Brigate Nere
Corpo d’Armata e della Divisione di Fanteria “Sassari”, per attività di repressione antipartigiana, tra la fine di
disimpegnando servizi di vigilanza e polizia militare. agosto e i primi giorni di settembre del 1944 fu la
Tra il 1942 e il 1943, dopo essere stato smobilitato, volta anche di Santo Stefano d’Aveto che subì l’occu-
rientrando in patria, raggiunse la Legione di Parma pazione da parte di un reparto di alpini della Divisione
per servizio d’istituto alla dipendente Stazione di “Monte Rosa”. Al comando vi era tale Maggiore Ca-
Santa Maria del Taro. delo, il quale aveva come obiettivi quelli di stanare i
Dopo l’8 settembre e l’occupazione nazista, per ribelli che infestavano quelle campagne, neutralizzare
prevenire la cattura, il Carabiniere Badinelli si diede l’attività partigiana e rastrellare disertori e renitenti
alla macchia e lasciò la provincia di Parma per rientrare alla leva (in osservanza del decreto legislativo del
alla frazione Allegrezze di Santo Stefano d’Aveto, suo Duce 18 febbraio 1944, n. 30 “Pena capitale a carico
paese di origine, nella vicina Liguria. di disertori o renitenti alla leva”).
Qui, con l’aiuto dei familiari, si nascose alle autorità Il 2 settembre si compì il destino di Albino Badinelli.
della repubblica fascista e, come molti altri uomini Quella mattina, presso la Casa Littoria (Casa del
e ragazzi della sua età, non rispose ai bandi di ar- Fascio), dove si era stabilito il comando del Maggiore
ruolamento. Cadelo, i militari di Salò avevano rastrellato una
Come già avvenuto in altri centri dell’Italia settentrio- ventina di persone tenute in ostaggio, minacciando
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 93